L’ipotesi investigativa dei militari, corroborata dal materiale probatorio sequestrato, è quella del concorso del farmacista e del medico nel reato di truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale, in quanto le ricette in bianco firmate dal medico e i farmaci privi di fustelle sarebbero servite al titolare della farmacia per ottenere indebiti rimborsi dal servizio sanitario regionale.
Sul farmacista e il medico coinvolti non vengono forniti dagli investigatori altri particolari, l'operazione si è comunque svolta tra Monte San Biagio e Fondi.
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