Alluvione Emilia Romagna, salvati nella notte con l'elicottero gestore di un B&B e il cane a Castel del Rio. La storia di Andrea e Maffy. Video

Più frane hanno bloccato l'unica strada di accesso alla struttura nella valle del Santerno

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Venerdì 19 Maggio 2023, 03:43 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 12:48

di Paolo Ricci Bitti

Per due settimane Andrea Bandini, 61 anni,  ha combattuto da solo con badile e piccone per tenere aperta l'unica via carrabile di accesso al suo B&B nei pressi di Castel del Rio, valle del Santerno, a monte di Imola. Frane, smottamenti, dannata pioggia che in pochi minuti cancellava il suo lavoro di giorni. La notte scorsa l'ultima frana, la più imponente, l'ennesima da aggiungere alle centinaia che due settimane stanno straziando l'appennino: la casa ristrutturata per gli ospiti e le strutture di servizio sono intatte, ma il maltempo era sempre più forte e ormai per chissà quanto tempo sarà impossibile raggiungere quell'angolo spettacolare della vallata romagnola che si raggiunge viaggiando nel tempo attraverso il quattrocentesco ponte degli Alidosi. Restare lassù tra le faggete diventava non solo pericoloso, ma inutile.

Il coordinamento della protezione civile ha così deciso di inviare un elicottero con specialisti dotati di visori notturni a recuperare l'imprenditore imolese e il suo cane Maffy, un anziano border collie di 16 anni,  che da qualche tempo si muove a fatica, ma che resta la prima attrazione per gli ospiti dell'avviato B&B che arrivano da tutto il mondo. Un salvataggio da mettere in atto subito, nelle notte, come le decine di altri che nelle stesse ore erano in corso nella Romagna alluvionata. I professionisti dell'aria hanno imbragato prima il cane e poi Andrea Bandini: un "tiro" di verricello e i due sferzati dalla pioggia erano a bordo, un ultimo sguardo dal portellone del velivolo alla loro casa, al loro rifugio, alla meta di tanti turisti che si allontanava nel buio avvolta dal frastuono delle pale dell'elicottero. Per adesso l'imprenditore è ospite del fratello gemello Marco, ma già conta le ore per capire quando potrà effettuare in sicurezza un primo sopralluogo nella sua struttura con l'amara e pesante consapevolezza che serviranno tuttavia tempi lunghi per il ripristino della carrabile ora aggiunta allo sterminato elenco di strade devastate delle vallate romagnole. Nel frattempo Bandini dovrà inventarsi, insomma, un altro lavoro.

La cronaca di quello che è accaduto è dello stesso l'imprenditore che con le parole, e anche con la macchina fotografica, ci sa fare: nel 2014 ha scritto il libro "Il mio cammino a Santiago in compagnia di Maffy", un diario di viaggio molto letto che fa da spartiacque alla sua vita. In quell'anno Bandini decise di cambiare passo: stop all'attività commerciale, via a quella di gestore di quel B&B creato riattando con maestrìa e gusto un rustico in quella zona abbastana vicina alla strada provinciale Montanara - che porta da Imola a Firenze - ma già lontana da quasi tutto. Comunque sempre insieme a Maffy.   

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Non so da dove cominciare…
Ieri, uno scricchiolio inquietante mentre ero nel giardino mi ha fatto girare di scatto e a bocca aperta ho visto una frana staccarsi lentamente a 20 metri dalla mia casa che ha fatto smottare una parte enorme della collina trascinando dietro di sé tutto il bosco, spazzato via la mia strada, il campo sottostante e fatto scomparire per sempre la bella casa che c’era in Via Chiesuola; un ettaro di pescheti ha ruotato di 45 gradi e si mostra come segno indelebile della forza della natura.
Non ci sono più strade, non ci sono più sentieri, pali della luce spariti, non c’è più niente, solo dolore, incredulità e il ticchettio della pioggia che scroscia continuamente ancora nella mia mente.
Ieri sera dopo aver preparato una sola valigia, immaginate cosa decidere di prendere con il cervello che va a mille, il poco tempo a disposizione, il lavabo con ancora gli ultimi avanzi frugali, il frigo pieno, i vestiti appoggiati ovunque e i ricordi di una vita…
Poi uno sguardo indietro, un groppo alla gola prima di chiudere la porta, il mio cane dentro uno zaino fuori al freddo, nell’attesa ho sistemato per bene i lettini, spostato le sedie, annaffiato le piante come in tranche.
Telefonate che si accavallano continuamente con il Comune, i vicini, l’esercito, il bravissimo cantoniere e non solo, Piero Tossani, poi la decisione, reale pericolo di vita, devo evacuare. Trattengo le lacrime e comincia il conto alla rovescia…
Guardo l’orologio, sono le 22,30 quel rumore lontano provenire dal buio più totale, un faro nella notte, le pale dell’elicottero, un rumore assordante, tutto che vola in aria, la paura aumentare sempre di più, il verricello scendere giù, la mente offuscata mentre dondolavo nel vuoto abbandonando la mia casa, la mia auto, la mia vita, i miei sogni, il mio lavoro che non c’è più, un futuro che al momento non vedo, i pensieri svuotati di ogni significato…
L’ho guardata per l’ultima volta e vorrei ritornarci perché ci ho sempre creduto, credo di aver messo passione, professionalità e dedizione nel mio lavoro di host.
Devo ancora risvegliarmi da questo incubo e già sto pensando come fare, noi romagnoli siamo combattenti, io lo sono, lo so e mi risolleverò anche questa volta, ho gli occhi gonfi, svuotati, opachi dopo una notte insonne, sto piangendo mentre scrivo queste parole, ma non posso molllare.
Ci vorrà almeno un anno per ritornare a vivere e guardare il tramonto a bordo piscina, bevendo uno dei miei Spritz, ridendo e scherzando sapendo che è tutto passato.
Su insistenza di molti ho deciso di attivare una raccolta fondi
Ogni spesa sarà documenta per rispetto e per dovere verso chi mi aiuterà!
Non so cosa aggiungere…
Un abbraccio sincero a tutti da Andrea, il suo amico host e da Maffy

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