Quando i ragazzi terribili dell'Ab Latina soffiarono le finali alla Juventus Caserta

Quando i ragazzi terribili dell'Ab Latina soffiarono le finali alla Juventus Caserta
di Stefano Urgera
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Domenica 14 Giugno 2020, 09:15
LE SFIDE
La prima partita memorabile nella storia del basket pontino si giocò il 25 aprile 1972, a Napoli, nel concentramento per accedere alla finali nazionali Juniores (oggi under 19) allora riservate ai nati nel 1953 e 1954. L'Associazione Basket Latina allenata da Gianni Gatti e Luciano Marinelli, dopo un lavoro certosino sul vivaio di casa, s'affacciò per la prima volta sulla ribalta nazionale: per arrivare alle finali Nazionali di categoria che si sarebbero svolte a Castelfranco Veneto dal 10 al 14 maggio però si dovevano battere gli squadroni del Sud Italia.
La leva del 1953 era il caposaldo delle giovanili Ab Latina, fondata nel 1968: «All'inizio eravamo pochissimi - ricorda Piero Baglio, colonna sotto i tabelloni - iniziammo nel 1969. Ci allenava Angelino Muzio, giocavamo in sei, tutti coetanei». Negli anni successivi s'aggiunsero gradualmente altri elementi e nella stagione 1971-1972 la squadra assunse il suo assetto più competitivo. «Il coach Luciano Marinelli - racconta il bomber Gianclaudio Pennacchia - non guardava la carta d'identità. Mi convocò per la prima volta nel 1969 nella squadra di Promozione e mi fece giocare parecchi minuti». Nel torneo Juniores la fase regionale fu una passeggiata: «Battemmo tutti gli avversari, a volte anche con scarti abissali» racconta Baglio.

LA PARTITA
Il crocevia per la storia era Napoli. Nelle semifinali, il 24 aprile, la super favorita Juventus Caserta liquidò Taranto e i pontini sconfissero (57-45) Cagliari. L'avversaria da superare per accedere alle finali nazionali sembrava però una montagna invalicabile. Tre elementi del team casertano (i fratelli Sergio e Silvio Donadoni più Mario Tartaglione) giocavano nella prima squadra in B, mentre Latina era la classica Cenerentola al gran ballo: ma come nella favola ci fu il lieto fine. Nel 1972 la gare si giocavano su due tempi da 20', senza il tiro da tre, introdotto nel 1984. La Juve partì a razzo, allungò sul 9-4, ma si scatenò Pennacchia: 13 punti consecutivi e l'Ab sorpassò (15-14) proprio con 2 liberi di Pennacchia, allungando poi sul 21-14. Al riposo lungo, pontini avanti 31-26 e, in avvio di ripresa, il vantaggio lievitò sul 41-26. La tegola, però, a 9' dal termine, col quinto fallo di Pennacchia: «La squadra era comunque compatta - racconta Gianclaudio - Caserta rosicchiava punto su punto, ma nessuno mollò».

Un certo Antonio Esposito, dopo un anonimo primo tempo, segnò 10 punti a filotto riportando la Juve a -4 (51-47). Due liberi di capitan Giulio Torella e 4 punti di Tonino Maurizi, riportano Latina avanti: 59-53. Finale al cardiopalmo: Latina inchiodata a quota 59, ma Caserta, che aveva accorciato sul 59-58, non chiuse la rimonta, sbagliando i due liberi del sorpasso proprio con Sergio Donadoni. Latina vinse (59-58) conquistando per la prima volta l'accesso a una finale nazionale. A Castelfranco l'Ab incassò solo sconfitte: 89-44 contro la Forst Cantù, 77-43 con la Mobilquattro Milano, 66-55 contro Messina e 65-56 nella finale per il settimo posto con Pescara, mentre lo scudetto andò alla Norda Bologna. Troppa la differenza fisica tra la banda bassotti latinense (i più alti arrivavano a 1.90) contro rivali che spesso superavano i 2 metri: «Partecipare a quelle finali fu comunque una spinta importantissima per tutto il movimento - affermò qualche anno dopo Marinelli - la dimostrazione che con il lavoro e la passione una piccola realtà come la nostra poteva arrivare a sfidare le grandi del basket italiano».

IL TABELLINO
Ab Latina: Bellardini, Brignone 4, Pompeo 10, Pennacchia 15, Morandi, Baglio, Maurizi 8, Mausoli, Rizzitiello 15, Torella 10. All. Marinelli e Gatti Juventus Caserta: Fantaccione, Zampone, Esposito 11, Della Peruta, Silvio Donadoni 14, Ragozzino 3, Lorenzetti 1, Sergio Donadoni 8, Bernardi 3, Tartaglione 18. All. Piccolo. Tiri liberi: Ab Latina 8/12, Caserta 10/22. Cinque falli: Bernardi (30') Pennacchia (31') Tartaglione (40')
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