Le iscrizioni online al sito www.sogin.it, aperte lo scorso 20 marzo, daranno la possibilità di scegliere l'impianto da visitare e prenotare per uno dei percorsi previsti, zona controllata e zona non controllata. La partecipazione all'evento è gratuita. In soli dieci giorni le adesioni ricevute sono state oltre 2.400, registrando il tutto esaurito per le centrali di Trino e Caorso e per la zona controllata dei restanti impianti. Entro giovedì 20 aprile è ancora possibile prenotare le visite alla zona non controllata di Saluggia, Latina e Garigliano, scegliendo uno fra i diversi turni programmati dalla mattina fino al tardo pomeriggio.
In questa zona possono accedere, se accompagnati, anche i minori a partire da sei anni. La zona non controllata della centrale nucleare del Garigliano riguarda la sala controllo, l'area box counter, funzionale alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi, e l'area esterna al cantiere per la bonifica della trincea dove erano stati interrati i rifiuti radioattivi durante l'esercizio della centrale. A Latina, invece, le tappe sono la sala controllo, l'edificio reattore, l'impianto LECO per il trattamento dei fanghi radioattivi e il deposito temporaneo D1. Le visite, della durata di circa due ore, saranno guidate dai tecnici Sogin che racconteranno la storia di questi siti industriali, unici nel loro genere, e il lavoro che svolgono ogni giorno con l'obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano, garantendo la sicurezza della popolazione e dell'ambiente. Sogin accoglierà complessivamente 3.240 persone che avranno l'occasione di conoscere le modalità e le tecnologie adottate nello smantellamento degli impianti nucleari e nella gestione dei rifiuti radioattivi. In particolare 640 a Latina e 720 alla centrale del Garigliano.
Giuseppe Mallozzi
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