Porte aperte alle centrali nucleari: Latina verso il tutto esaurito, ancora posti liberi per il Garigliano

La centrale nucleare del Garigliano
di Giuseppe Mallozzi
2 Minuti di Lettura
Lunedì 3 Aprile 2017, 13:22
Ancora due settimane per poter partecipare all'Open Gate 2017, l'iniziativa con cui Sogin apre le porte, nei giorni 6 e 7 maggio, dei siti nucleari in decommissioning di Trino e Caorso, Latina, la primogenita centrale italiana che all'epoca della sua entrata in esercizio era la più potente d'Europa, e la centrale del Garigliano, progettata da Riccardo Morandi, con la sua caratteristica sfera che racchiude il reattore. Per la prima volta sarà aperto al pubblico anche l'impianto Eurex di Saluggia.

Le iscrizioni online al sito www.sogin.it, aperte lo scorso 20 marzo, daranno la possibilità di scegliere l'impianto da visitare e prenotare per uno dei percorsi previsti, zona controllata e zona non controllata. La partecipazione all'evento è gratuita. In soli dieci giorni le adesioni ricevute sono state oltre 2.400, registrando il tutto esaurito per le centrali di Trino e Caorso e per la zona controllata dei restanti impianti. Entro giovedì 20 aprile è ancora possibile prenotare le visite alla zona non controllata di Saluggia, Latina e Garigliano, scegliendo uno fra i diversi turni programmati dalla mattina fino al tardo pomeriggio.

In questa zona possono accedere, se accompagnati, anche i minori a partire da sei anni. La zona non controllata della centrale nucleare del Garigliano riguarda la sala controllo, l'area box counter, funzionale alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi, e l'area esterna al cantiere per la bonifica della trincea dove erano stati interrati i rifiuti radioattivi durante l'esercizio della centrale. A Latina, invece, le tappe sono la sala controllo, l'edificio reattore, l'impianto LECO per il trattamento dei fanghi radioattivi e il deposito temporaneo D1. Le visite, della durata di circa due ore, saranno guidate dai tecnici Sogin che racconteranno la storia di questi siti industriali, unici nel loro genere, e il lavoro che svolgono ogni giorno con l'obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano, garantendo la sicurezza della popolazione e dell'ambiente. Sogin accoglierà complessivamente 3.240 persone che avranno l'occasione di conoscere le modalità e le tecnologie adottate nello smantellamento degli impianti nucleari e nella gestione dei rifiuti radioattivi. In particolare 640 a Latina e 720 alla centrale del Garigliano.
Giuseppe Mallozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA