Abusi sessuali su un'alunna a Ventotene
Il padre registra le parole del preside: «Volevo consolarla»

Il tribunale di Latina
di Marco Cusumano
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Mercoledì 18 Marzo 2015, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 19 Marzo, 09:25
LATINA - ​Una conversazione registrata all'insaputa del preside accusato di aver molestato una studentessa. Il papà della ragazza parla con il preside chiedendo chiarimenti sull'episodio e l'uomo ammette di averla toccata, “forse accidentalmente”, ma solo per “consolarla” visto che non si sentiva bene. La prova è stata acquisita ieri dal collegio penale presieduto dal giudice Lucia Aielli che ha accolto la richiesta dell'avvocato Orlando Mariani, che assiste la giovane studentessa che avrebbe subito le attenzioni del preside.

Il papà registrò la conversazione pochi giorni dopo il fatto, recandosi nell'ufficio del preside, il quale diede una spiegazione piuttosto “originale” dei fatti, senza sapere che il suo interlocutore aveva un registratore nascosto.



In base a una sentenza della Cassazione questo tipo di prove possono essere ammesse nei processi e così il giudice ha acquisito la pen drive con l'audio della conversazione, disponendo l'immediata trascrizione delle parole registrate.



Il dirigente scolastico di Roma è accusato di aver abusato di un'allieva 12enne sull'isola di Ventotene durante una gita scolastica. Il 72enne, ormai in pensione, avrebbe accompagnato nella stanza dell'hotel l'alunna che lamentava un dolore alla caviglia. Le sue “premure” sarebbero però andate oltre il lecito, l'uomo avrebbe iniziato a palpeggiarla nelle parti intime. Accuse ribadite dalla ragazza davanti alla Squadra Mobile di Roma e successivamente nel corso dell'incidente probatorio.



In aula è stata ascoltata una delle insegnanti che parteciparono alla gita nel 2010, la quale ha riferito di aver visto le ragazze in agitazione dopo l'episodio avvenuto alla loro compagna. Nella prossima udienza sarà ascoltato il padre della ragazza.
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