La piazza dell'ospedale di Cori dedicata al chirurgo Bertrando Fochi

Il sindaco di Cori, Mauro De Lillis, e il presidente dell'Ordine dei medici, Giovanni Righetti
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Giovedì 8 Aprile 2021, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 08:23

La piazza dell’ospedale di Cori è stata dedicata a Bertrando Fochi, il  chirurgo  scomparso il 26 ottobre 2018  «che consacrò gran parte della sua vita professionale al nosocomio corese» e che il 7 aprile  avrebbe festeggiato il suo compleanno.

«Si è concretizzata così la volontà dell’amministrazione comunale di ricordare anche alle future generazioni una figura che tanto si è adoperata per i coresi e per la loro struttura ospedaliera, tramutandola da poco più che infermeria, quale era quando il chirurgo arrivò negli anni ’70, in vero ospedale - si legge in una nota del Comune. 

«Spero che questa giornata   – ha detto il sindaco di Cori, Mauro De Lillis – possa lanciare anche un messaggio di rinascita e di speranza per la medicina territoriale ma soprattutto per la nostra struttura ospedaliera, che con Fochi ha raggiunto anni gloriosi ma che oggi vive momenti molto difficili e critici in termini di offerta sociosanitaria alla comunità. Oggi essa è purtroppo ridotta al minimo sindacale: un punto di primo intervento aperto solo 12 ore al giorno, progetti importanti aperti (telemedicina, radiologia, casa della salute) ancora non attivati: è un problema serio che va affrontato.

Lo faremo. Ho già scritto al nuovo direttore generale della Asl e spero che con la fine della pandemia e il rafforzamento della campagna vaccinale potremo di nuovo concentrare le nostre forse per far rivivere veramente questa struttura».

Era presente Giovanni Maria Righetti, presidente dell’Ordine dei medici di Latina, che ha conosciuto personalmente Bertrando Fochi e anzi lo aveva ultimamente intervistato per un docufilm sulla storia della sanità pontina. «Mi auguro – ha detto - che l’ospedale di Cori, oggi ospedale di comunità, ma ancora non riconosciuto dalla Regione Lazio dopo ben vent’anni, possa soddisfare le esigenze dei cittadini conciliando ricovero e medicina di prossimità».

«Nella biografia di Fochi – ha sottolineato Pietro Vitelli, già sindaco di Cori e autore di un libro sul medico  - troviamo un insegnamento di vita. Cosa davvero ci ha lasciato al di là della professione di medico? Non arrendersi mai di fronte alle avversità che la vita può presentare. La sua esistenza è la dimostrazione che le avversità si possono combattere e vincere».

Intervenuti con una testimonianza, inoltre, alcuni medici e il rappresentante del Comitato civico Massimo Silvi:   «La figura di Fochi mi ha dato la spinta per continuare a lottare affinché alla comunità si continuasse a garantire un ospedale. E questo oltre 20 anni fa quando furono chiusi diversi ospedali della provincia di latina, allora nacque il comitato a difesa dell’ospedale di Cori». Silvi si soffermato sulla situazione attuale: «Perché la medicina del territorio non è decollata, di chi sono le responsabilità? 7 punti di primo intervento chiusi, pari a 80.000 prestazioni annue: numeri che fanno capire perché queste strutture servono. Chiediamo – ha terminato - che torni una struttura che dia un servizio più efficiente alla popolazione di tutta la zona».

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