Covid, i numeri della terza ondata

Covid, i numeri della terza ondata
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Mercoledì 31 Marzo 2021, 05:04
LA SITUAZIONE
Non raggiungono la soglia delle mille unità i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore che hanno accertato 87 nuovi contagi sul territorio, a cui si aggiungono purtroppo quattro decessi e ancora ben 13 ricoveri ospedalieri, a fronte di 108 guarigioni. E' la città di Latina ad evidenziare il numero più alto di casi: 19, seguita da Cisterna con nove contagi e dalle città di Aprilia e Formia con otto pazienti ciascuno. A Cori sono stati inoltre riportati sei positivi così come a Monte San Biagio, cinque invece a Terracina, quattro nei comuni di Sabaudia, San Felice e Sermoneta, solo tre i casi a Fondi e a Pontinia, due invece a Gaeta, Sezze e Minturno, uno a Castelforte e Roccagorga. Al 30 di marzo i positivi sono 4.273.
I NUMERI DI LATINA
E dal momento che il mese si sta concludendo è possibile tirare le somme almeno sui comuni che più di altri presentano situazioni problematiche e criticità proprio per l'elevato aumento di casi positivi. In testa c'è senz'altro la città capoluogo, con 785 nuovi positivi accertati nell'arco di soli 30 giorni su una popolazione complessiva di circa 126mila abitanti. Ma è preoccupare è soprattutto la città di Fondi, che nel mese di marzo, su 39mila residenti, ha contato poco meno di 600 casi (595 per la precisione).
IN PROVINCIA
Tra i comuni sotto stretta sorveglianza ci sono anche quelli di Cisterna e Aprilia, il primo con 422 contagi su 36mila residenti, il secondo con 406 su quasi 74mila. E ancora Terracina con 356 casi su 46mila abitanti, Pontinia con 219 su 15mila, Cori con 178 su circa 11mila e Priverno con 151 su 14mila. La provincia si trova dunque nel pieno di una terza ondata, che continua a registrare vittime (nonostante una curva dei decessi che appare in discesa rispetto ai mesi precedenti) e purtroppo un numero elevato di ricoveri per casi gravi. Proprio ieri il bollettino della Asl ha riportato quattro morti, tre dei quali riferiti a pazienti residenti a Cisterna, Fondi e Formia e uno di un paziente residente fuori provincia. Le vittime avevano 71, 83, 88 e 91 anni e portano a quota 48 il numero di decessi di marzo e a 459 quello totale in oltre un anno di pandemia.
IL CONFRONTO
Intanto, a una settimana dal suo insediamento alla Asl di Latina, la nuova direttrice generale Silvia Cavalli ha incontrato i sindaci pontini. L'appuntamento lunedì 29 marzo rigorosamente in modalità telematica per affrontare i temi legati alla situazione attuale della pandemia, alla gestione del territorio e alla telemedicina.
La Cavalli ha ribadito «l'importanza di un modello organizzativo che favorirà l'integrazione socio-sanitaria e potenzierà la rete delle case della salute, come quella di Gaeta e Minturno sulle quali è stato già previsto uno stanziamento della Regione volto a sviluppare sempre più la medicina d'iniziativa, la
continuità dell'assistenza ospedale-territorio e la partecipazione della Comunità. Un quadro strategico che vedrà l'implementazione e la diffusione dei servizi di telemedicina nella
pratica clinica a consolidamento di una esperienza già attiva nella ASL Latina e che auspicabilmente consentirà di beneficiare dei finanziamenti del Recovery Fund».
«Un incontro molto costruttivo ha commentato il sindaco di Latina Damiano Coletta - sulla situazione del piano vaccinale, che ora rappresenta la nostra risorsa, e sull'andamento dei contagi. Nell'analisi generale si prevede che si arriverà a un picco intorno al 10 aprile per poi registrare una contrazione in concomitanza con l'arrivo di nuove dosi di vaccino e con l'intensificazione delle somministrazioni. Da parte dei sindaci è stata ribadite la massima disponibilità di tutti. Abbiamo del resto tutti lo stesso obiettivo, quello di garantire la sicurezza sanitaria e mantenere al contempo un equilibrio tra la crisi economica e l'emergenza sanitaria.
L'ESTATE
Nel corso della riunione, su impulso del prefetto Maurizio Falco, si è parlato anche di un possibile piano estivo, che possa contemperare le esigenze di controllo e sicurezza sanitaria. «Sarà un'estate in cui ci auguriamo una ripresa spiega ancora Coletta - ma occorre mantenere un presidio di controllo. Alcune soluzioni non si sono rivelate così efficaci e ora abbiamo un anno di esperienza in più per non commettere gli stessi errori».
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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