Senza perdersi in chiacchiere, il candidato ha subito snocciolato i punti del programma della sua lista civica, "Fondi ci chiama", che sono in effetti essenzialmente tre: gestione diretta dei servizi come rifiuti, acqua, aree verdi, impianti sportivi, pulizia delle spiagge, cimitero, affissioni o manutenzioni; valorizzazione delle risorse storiche, culturali e socio-economiche; meno tasse e più esenzioni per le fasce disagiate. Su quest’ultimo aspetto Antonetti ha ricordato come «la maggior parte delle famiglie e delle attività produttive versi in una condizione di estremo disagio socio-economico al quale è possibile porre rimedio riducendo il carico fiscale e l’esenzione totale per cittadini e nuclei familiari in grave stato di bisogno».
Il candidato non ha mancato di definire fallimentari gli ultimi 5 anni di amministrazione anche per via di quelli che lo stesso ha definito “balzelli” ovvero strisce blu a non finire, contravvenzioni illegittime (come il famigerato Falco) ed aumenti in ogni altra tassa o imposta. Non sono mancate critiche all’attuale gestione dell’acqua e dei rifiuti, problemi secondo Antonetti facilmente risolvibili tramite il riutilizzo degli scarti e la rescissione del contratto con il gestore unico del servizio idrico integrato Acqualatina.