Latina, dopo il tribunale il Golfo di Gaeta rischia di perdere anche il Consorzio Industriale

di Antonello Fronzuto
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Giovedì 17 Luglio 2014, 20:49 - Ultimo aggiornamento: 21:35
LATINA - Pesce grande mangia pesce piccolo. Dopo il tribunale, la compagnia dei carabinieri e gran parte dei reparti ospedalieri, Gaeta e l'intero Golfo rischiano di perdere anche il consorzio industriale Sud Pontino (Cosind). La riforma degli enti consorti mette infatti a rischio la sopravvivenza del consorzio industriale che riunisce i comuni del Lazio Meridionale (Cosilam). Piuttosto che subire l'assorbimento da parte del consorzio industriale di Frosinone i comuni del cassinate sono però pronti a rilanciare, proponendo di rimanere autonomi, a danno del consorzio industriale Sud Pontino (Cosind) che riunisce a sua volta i comuni ricompresi tra Monte San Biagio ed il fiume Garigliano.



Nonostante la riforma delle province, continua la politica di accentramento degli enti istituzionali su Cassino e di depauperamento del lembo meridionale del territorio pontino. Come già avvenuto del resto per la sezione distaccata di Gaeta, chiusa, per accorpare le sue funzioni al tribunale di Cassino, nonostante insormontabili difficoltà e criteri legislativi non rispettati. Qualcuno lo ha già definito il gioco delle tre carte. Mentre pervengono le prime delibere favorevoli da parte dei consigli comunali del cassinate, è insorto il consigliere regionale Giuseppe Simeone. “Condivido e sostengo a pieno – ha scritto in una nota - la scelta, ratificata nel documento del 23 giugno 2014, dei componenti del consiglio di amministrazione dell’Asi di Gaeta di dare mandato al presidente Forte per rappresentare in tutte le sedi la contrarietà ad ogni ipotesi di fusione e di modifica del comprensorio consortile, chiedendo al presidente Zingaretti un incontro per affrontare la questione e recepire le istanze del territorio che non può essere ancora penalizzato”.