La luce che "scopre" il diabete: è di Latina e insegna alla Normale di Pisa l'autore del progetto finanziato dall'Unione europea

Francesco Cardarelli
di Giovanni Del Giaccio
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Mercoledì 11 Dicembre 2019, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 20:03
«Il progetto di ricerca Captur3d ideato e guidato dal professor Francesco Cardarelli della scuola Normale superiore di Pisa, è stato premiato dall'Unione Europea con 2 milioni di euro nell'ultima tornata degli Erc Consolidator Grant». Ad annunciarlo sulla propria pagina facebook la prestigiosa Scuola, dove il professore di Latina, 40 anni, docente di fisica applicata, si è formato ed è tornato a insegnare. Senza smettere di fare progetti, anzi... L'ultimo si è aggiudicato 2 milioni di euro in una competizione europea alla quale prendono parte migliaia di ricercatori del Vecchio continente. Gli italiani premiati sono 16, ma 7 i progetti li faranno in un altro Paese europeo, dove vivono e lavorano. Cardarelli a Pisa.

Una sfida non semplice, ma Francesco è abituato. Così grazie ai fasci di luce si catturano segnali delle cellule finora impercettibili e «la nuova sfida al diabete parte da Pisa», scrivono dalla Normale. Il professore frena: «Parliamo di ricerca di base, il premio è per fare quello, da qui a cinque anni attraverso strumentazioni e gruppo di lavoro, al laboratorio dedicato che dovrò mettere in piedi grazie al finanziamento ottenuto, studieremo i meccanismi molecolari con i quali funzionano le cellule che producono insulina e il metabolismo del glucosio, è chiaro che sullo sfondo c'è il diabete ma ripeto, siamo a una ricerca di base». Da qui ad applicarla, eventualmente, ce ne vuole. Lo studio punta «a capire i meccanismi e proporre nuove strategie di diagnosi e cura, lo facciamo in collaborazione con l'ospedale di Pisa anche per questo». Il metodo? Le cellule saranno lanciate in orbita e attraverso la luce si studierà il processo - con una precisione mai raggiunta prima - che svolge l'insulina prima di essere rilasciata nel sangue. «È un passaggio importante e ancora poco compreso». Ed è per farlo comprendere che l'Unione europea ha puntato sul progetto del ricercatore pontino.

A Cardarelli sono arrivati i complimenti di due eurodeputati della provincia di Latina: Nicola Procaccini (Fratelli d'Italia) e Matteo Adinolfi (Lega)
 
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