L'ente di bonifica si difende: «Mai piovuto così tanto sull'agro pontino»

L'ente di bonifica si difende: «Mai piovuto così tanto sull'agro pontino»
2 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Novembre 2018, 22:25
«L’evento meteorologico del 25 novembre 2018 si iscrive tra quelli eccezionali occorsi negli ultimi anni, come confermato dall’analisi delle registrazioni delle stazioni di monitoraggio esaminate dai tecnici del Consorzio dell’Agro pontino coadiuvati dal professor Francesco Cioffi dell’Università “La Sapienza”». Lo dichiarano i vertici del consorzio di bonifica finiti sotto accusa dopo gli allagamenti e la voragine sulla Pontina in cui un uomo è stato trascinato via dall'acqua ed è tutt'ora disperso.

«A seguito dell’allerta meteo della Protezione civile (codice arancione) erano state adottate tutte le misure finalizzate al contenimento dell’evento tra cui apertura delle paratoie per consentire il deflusso, esercizio degli impianti idrovori e sorveglianza dei canali - spiegano dall'ente consortile - Il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino ha attivato, nell’ultimo anno, una collaborazione con il Cersites, Centro di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile dell’Università “La Sapienza”, sede di Latina, per la realizzazione del sistema di monitoraggio del reticolo idrografico che era attivo durante l’evento del 25 novembre 2018. I dati sono stati integrati anche da quelli relativi alle stazioni di competenza della Regione Lazio (Arsial) già presenti sul territorio».

«Dall' analisi di questi dati è emerso che sull’intera area interessata dai fenomeni di esondazione si sono verificate piogge di intensità variabile, dai 82,2 mm a 137,2 mm nell’arco di 24 ore, come confermato dalle registrazioni delle stazioni pluviometriche di Pontinia e Sabaudia - si legge in una nota dell'ente - Inoltre, come evidenziato dalla stazione pluviometrica installata presso l’impianto idrovoro di Mazzocchio, si è verificato un picco eccezionale di precipitazione di 26 mm in un’ora, dalle ore 06:00 alle ore 07:00 del 25 novembre. Tali precipitazioni sono tra le massime mai registrate nella pianura pontina. Le condizioni di imbibizione del suolo prodotto dalle piogge verificatesi nei giorni precedenti l’evento estremo del 25 novembre hanno incrementato le acque di ruscellamento e le conseguenti portate di piena».

«In concomitanza delle forti piogge - prosegue la nota - inoltre si è registrato un innalzamento del livello marino dovuto al vento di scirocco e all’alta marea che hanno ulteriormente aggravato le condizioni di deflusso dell’intera rete drenante, ostacolando il regolare deflusso verso il mare. A fronte dell’eccezionalità dell’evento i tecnici del Consorzio si sono prodigati effettuando tutte le manovre necessarie per contenere i fenomeni di allagamento coordinandosi, sotto la regia della Prefettura, con la Protezione Civile. In particolare, su richiesta della Prefettura, i tecnici sono intervenuti anche per contenere le tracimazioni del fiume Sisto benché non di propria competenza. Allo stato la situazione sta lentamente tornando alla normalità grazie al miglioramento delle condizioni meteomarine».
© RIPRODUZIONE RISERVATA