Una è relativa alle ricette fatte firmare dalla segretaria e dal figlio (studente di medicina), indagati entrambi, una allo screening di prevenzione dell’ictus per il quale - attraverso prescrizioni a ignari pazienti - il medico ha ottenuto le “striscette” da dare sempre al figlio che organizzava quell’attività.
Le telefonate, inequivocabili, che incastrano il medico e il figlio, con quest’ultimo che chiede lumi su un paio di prescrizioni di farmaci importanti e il padre: «E fagliela dai....». Proprio sulle ricette c’è un altro filone d’indagine.
Intanto Giuseppe Torelli, dall’opposizione, chiede al sindaco Carlo Medici di riferire in una seduta straordinaria del consiglio comunale sull’accaduto.
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