Il palatenda in Q4 sorgerà in via Cilea di fronte alla scuola media don Milani

Il palatenda in Q4 sorgerà in via Cilea di fronte alla scuola media don Milani
di Andrea Apruzzese
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Giovedì 25 Gennaio 2024, 11:38

L'OPERA

Ok, il terreno è quello giusto: è di proprietà comunale, non ha vincoli e ha la giusta destinazione urbanistica, a servizi. Il Palatenda, o come si chiamerà, si può installare lì, accanto al grande parcheggio di fronte l'istituto Don Milani, in via Cilea, e al costruendo nuovo centro sportivo outdoor finanziato da Pnrr. Ma diversi consiglieri comunali hanno chiesto di verificare nel frattempo la disponibilità anche di altri terreni.

CORRETTA DESTINAZIONE

Intanto però, gli assessori competenti, Annalisa Muzio per l'Urbanistica e Andrea Chiarato per lo Sport, hanno chiarito ieri nella seduta congiunta delle due commissioni come il terreno inizialmente indicato, di 23.032 metri quadri, sia perfetto: «L'esigenza hanno spiegato Muzio e Chiarato - è quella di dotare la città di un impianto importante che possa rispondere alle esigenze delle società sportive e dei cittadini tutti. L'area individuata dagli uffici è ubicata nel quartiere Q4, in prossimità della strada statale 148 Pontina, che si presenta interamente di proprietà comunale, per lo più pianeggiante, con destinazione idonea alle attività sportive e ricreative. Anche dal punto di vista della viabilità e dei parcheggi, l'area risulta ben dotata e, ai sensi del Ptpr, non risulta interessata da alcun vincolo paesaggistico. Per altro, questo impianto andrebbe a posizionarsi esattamente in contiguità dell'intervento di realizzazione del centro sportivo outdoor Nuova Latina finanziato nell'ambito del Pnrr. Il progetto, quindi, doterebbe i quartieri Q4 e Q5 di servizi, centrando anche l'obiettivo di incrementare l'integrazione sociale attraverso il recupero dell'area urbana in cui è previsto». Il "tendone" (che poi sarà in realtà una struttura più complessa) sarà a norma per tutte le federazioni: in particolare del volley, che pretende, per i propri campionati, almeno 3.500 posti e almeno 12 metri di altezza, del basket, del calcio a 5.

Sarà dotato anche di spogliatoi, sala per controlli antidoping, bar caffetteria, sala stampa, depositi, biglietterie, gradinate, adeguati parcheggi e viabilità. Al suo interno la temperatura non sarà mai inferiore a 16° o superiore a 20° con umidità non superiore al 50%; sarà in costruzione di bioedilizia e dotato di pannelli fotovoltaici. In definitiva, «una struttura bella e confortevole», secondo la relazione tecnica illustrata ieri. Costerà non meno di 5 milioni di euro, fondi tuttora da reperire, magari appellandosi al Credito sportivo, e per la sua realizzazione, al netto di progettazioni, gare e procedure, si impiegheranno tra i 7 e gli 8 mesi. Ma sarà anche polifunzionale, per ospitare eventi e concerti, e - soprattutto - sarà definitivo e non temporaneo. Ovvero, non solo per i due anni (stimati) in cui il PalaBianchini sarà inutilizzabile a causa dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza dei pilastri deformati sotto gli spogliatoi.

Non tutti i consiglieri sono apparsi però d'accordo. Se Dario Bellini (Lbc) ha sottolineato che «occorre considerare come una struttura del genere, a servizio di tutta la città, rappresenti però per il singolo quartiere una servitù: immaginate, a ogni evento, il carico di traffico e auto», dalla maggioranza in diversi hanno chiesto di valutare altri terreni. È il caso di Renzo Scalco, che ha evidenziato come «per la Marina, per decenni non si sono realizzate opere», o di Mauro Anzalone, che ha invece suggerito «l'Intermodale di Latina Scalo, che è accanto all'aeroporto e alla ferrovia», o di Fausto Furlanetto, che ha chiesto di valutare «i 12 ettari dietro la Comunità incontro» (che però la Muzio ha ricordato essere a destinazione agricola), o di Federica Censi secondo cui «una sola piscina comunale non basta». Tutte le proposte saranno comunque valutate e la decisione finale si avrà nella prossima seduta.

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