Ponza, Ventotene, Campodimele: a Latina sono 10 i comuni senza contagi al Coronavirus

Dieci comuni in provincia di Latina immuni al Coronavirus. Si tratta di piccole realtà, con popolazione anche inferiore ai mille abitanti come il caso di Campodimele, o di discreta rilevanza, come Priverno che sfiora i 15 mila abitanti. Il fenomeno della immunità territoriale al nuovo Coronavirus suscita interesse nella comunità scientifica. Sotto la lente il caso eclatante di Ferrera Erbognone nel Pavese, zona martoriata dal Covid-19, dove i medici hanno iniziato a studiare i suoi abitanti. Quale il denominatore comune delle isole felici pontine? La collina? Niente affatto, perché tra i dieci comuni fortunati, due stanno in mezzo al mare: Ponza e Ventotene. Fanno parte della fortunata lista anche Castelforte, Prossedi, Rocca Massima, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci e Sonnino. E' questione di genetica? I sindaci ironicamente lo ipotizzano, incrociando le dita con l'incubo di essere smentiti dal prossimo bollettino della Asl.

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Zero casi di Coronavirus a Campodimele, noto al mondo come paese della longevità. Qual è il segreto anti Covid? «Ritengo che al 50% si tratti di fortuna. L'altro 50% è dovuto all'interruzione dei contatti esterni», risponde il sindaco Roberto Zannella. «Mi spiego meglio precisa il primo cittadino -. Campodimele ha 600 abitanti, ma il territorio è vasto. Ciascun abitante ha davanti a sé un'infinità di spazio. Nel periodo invernale si è abituati alla distanza sociale. Quindi, nel momento in cui sono scattate le restrizioni non c'è stato alcun trauma. A questo va aggiunto il fatto che il numero delle persone che quotidianamente scende a Fondi (zona dichiarata rossa dalla Regione) o in altri comuni per motivi di lavoro (150 persone su 600), a seguito delle disposizioni governative, si è notevolmente ridotto per smart -working, permessi e ferie. Ecco, credo che la distanza sociale sia stata e resti la migliore ricetta contro il Coronavirus».

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Dello stesso avviso il sindaco di Rocca Massima, Mario Lucarelli: «Pochi abitanti (poco più di mille anime, ndr) e un ampio territorio. Qui non ci sono condomini, non ci sono supermercati ma due negozi di generi alimentari». Il sindaco spiega anche che i controlli sono stati attivati subito, sin dal primo Dpcm, e che l'auto con il megafono che spiega le regole di comportamento continua a girare tutti i giorni. Zero contagi anche a Roccasecca dei Volsci. «Non mi voglio sbilanciare; dormiamo con la camicia gelata afferma la sindaca Barbara Petroni -. Come amministrazione ci siamo subito attivati recependo tutte le disposizioni governative e in alcuni casi le abbiamo anche anticipate, come la chiusura di parchi e cimiteri. Non credo che l'assenza dei contagi possa essere dovuta alla conformazione geografica del paese di collina, perché il nostro in condizioni normali è transitato. Ci sono negozi e corrieri che vanno e vengono. Credo piuttosto che i cittadini abbiano risposto bene alle misure di restrizione».

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A Sonnino non cessa l'attività energetica di dissuasione messa in atto dal sindaco Luciano De Angelis ad uscire di casa, ad andare a raccogliere gli asparagi o a fare la corsetta sul ciglio della strada. Nei giorni scorsi ha anche lanciato, attraverso i social, un video messaggio in dialetto. La minaccia del vi stendo come la legna ha funzionato? «Beh, diciamo che i cittadini di Sonnino hanno risposto con un grande senso civico. Credo che il successo (incrociando sempre le dita) dello zero contagi sia dovuto anche a questo e alle iniziative prese dall'amministrazione comunale per creare meno disagio possibile. Da subito abbiamo attivato la consegna di farmaci e di generi alimentari». Pensa che Sonnino sia rimasto immune dal rischio Covid anche per il suo isolamento in collina. «Credo di no. Il paese di Sonnino, oltre al centro storico alto, si estende in pianura e confina con comuni come Terracina. Credo che tutto dipenda dal senso civico delle persone, dall'attenersi alle regole impartite. Tutto qui».

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Tra i comuni dei Monti Lepini a zero Covid spicca Priverno. «Ha giocato un ruolo importante la tempestività spiega la sindaca Anna Maria Bilancia -. Prima della prima disposizione governativa estesa su tutto il territorio nazionale avevamo già chiuso centri diurni e ludoteca. Da subito mi sono attivata per avere massima attenzione sulle case di cura. Abbiamo cercato di offrire una comunicazione capillare e attivato i servizi di consegna spesa rivolto principalmente alle fasce con fragilità». La prima cittadina indica altri due elementi importanti: il monitoraggio delle persone rientrate a Priverno dalle zone rosse del nord Italia, circa 250 tra studenti e lavoratori, e singolari ordinanze, tra cui la più recente che dispone il divieto di fare la spesa senza mascherina e guanti.

Hanno giocato in anticipo, rispetto la diffusione dell'emergenza sanitaria, anche i sindaci di Ponza e Ventotene, Francesco Ferraiuolo e Gerardo Santomauro con lo stop agli aliscafi e la chiusura de cantieri edili per evitare il pernottamento sull'isola da parte di forestieri. Il sindaco Santomauro confida di aver fermato a metà febbraio persone, frequentatori dell'isola, che stavano per arrivare da Begamo e Brescia. E se a Ponza ancora qualcuno polemizza per la mancata chiusura del porto, a Ventotene non è più arrivato il primo cittadino costretto in quel di Benevento per ragioni lavorative. «Ma sull'isola sono presente anche in modalità smart-working, e poi c'è il mio vice, Domenico Mailgieri. Ora siamo pronti per giunte e consiglio in video-conferenza».


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