Ieri è stata dunque approvata la proposta di regolamentazione e gestione del cosiddetto lavoro agile per tutto il personale, dirigenti compresi, con decorrenza immediata e fino alla fine dell'emergenza. I dipendenti che svolgono mansioni compatibili con l'assenza fisica dal posto di lavoro potranno richiedere di lavorare a casa, la modalità dovrà essere concordata con il proprio dirigente. Chi usufruirà del lavoro agile dovrà andare fisicamente in ufficio una volta alla settimana per mettere in rete quanto prodotto. In questo periodo, al fine di garantire comunque il diritto alla salute, si attiveranno, su indicazione dei dirigenti, istituti quali le ferie pregresse o, eventualmente, dell'anno in corso.
Sarà data priorità per lo smart working ai lavoratori con patologie che in caso di contagio metterebbero maggiormente a rischio la loro salute; seguiti dai dipendenti che si avvalgono di mezzi di trasporto pubblico per raggiungere la sede di lavoro; lavoratori sui quali grava la cura dei figli, visto che le scuole sono chiuse, e di persone di età superiore a 65 anni.
Per quanto riguarda l'accesso agli uffici comunali per i cittadini saranno limitati ai casi eccezionali, gli utenti potranno inviare mail o pec e telefonare, saranno indirizzati alla persona competente che li aiuterà a risolvere il problema negli orari e giorni di apertura al pubblico già previsti. Nei casi in cui la presenza del cittadino sarà necessaria, sarà fissato un appuntamento in modo da evitare la presenza contemporanea di più persone e il conseguente rischio di contagio.
«E' uno sforzo - conclude il vicesindaco Briganti - che non ha la pretesa di essere la migliore soluzione possibile, siamo costantemente disponibili a rivederla, ma siamo anche convinti che sia un buon punto di partenza, al quale stavamo lavorando già da tempo, e che ora abbiamo accelerato a tutela di tutto il personale dipendente e della cittadinanza».
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