Coronavirus e indennità al personale, la Cisl: «Asl riveda disposizioni, va estesa a tutti»

Coronavirus e indennità al personale, la Cisl: «Asl riveda disposizioni, va estesa a tutti»
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Giovedì 23 Aprile 2020, 14:36

«La Asl di Latina revochi la nota aziendale   31402 del 21 aprile, e apra subito un confronto urgente al fine di tutelare tutto il personale». A chiederlo è la segretaria generale della Cisl Fp Latina, Enza Del Gaudio, denunciando la grande confusione sul riconoscimento economico previsto dalla Regione Lazio per gli operatori sanitari impegnati nella battaglia contro l'epidemia
da coronavirus.


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«Doveva essere un bonus per tutti i lavoratori impegnati nell'emergenza Covid della sanità pontina e invece secondo la Asl Latina sarà solo per pochi. Noi non ci stiamo. A differenza di quanto sottoscritto con l'accordo dell'11 aprile scorso, il cosiddetto bonus per il riconoscimento del contributo determinante a vantaggio della comunità e del forte rischio a cui è sottoposto il personale delle aziende ospedaliere e sanitarie del Lazio, nella Asl di Latina non sarà corrisposto a tutti i lavoratori. L'unica certezza che abbiamo, è che solo una parte dei lavoratori avrà diritto
al compenso straordinario».

La Del Gaudio non ha dubbi: «Azzardiamo l'ipotesi che anche qualche operatore contagiato  rimanga fuori. Sarebbe inaccettabile. Se questo doveva essere un segno di vicinanza e riconoscimento da parte di Regione e Asl verso quelli che chiamano "eroi", salvo poi dimenticarsene quando si tratta di passare ai fatti, sappiano che non siamo disposti ad accettare soluzioni al ribasso. Non dimentichiamo poi che il personale sanitario tanto declamato, ha dovuto prestare la propria opera professionale in carenza di dispositivi di protezione individuale, e non si
è mai tirato indietro.  Vale a dire che tutti, e sottolineiamo tutti, i lavoratori a cui abbiamo chiesto e stiamo chiedendo un sacrificio enorme e di tirarci fuori da una pandemia senza precedenti,  meritano un gesto tangibile di gratitudine. Bisogna fare chiarezza anche sull'indennità di
malattie infettive da cui nessuno può essere escluso». 

Per questo si chiede «che la Regione Lazio intervenga. E faccia chiarezza sull'indennità per chi opera nelle aree di degenze, nelle strutture territoriali e a contatto con determinate categorie di pazienti, così come sui criteri di individuazione degli operatori che hanno reso prestazioni a pazienti Covid anche in attività domiciliari e riabilitative» 

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