La battaglia infinita dentro al Morbella, fissata l'udienza in tribunale

Intanto il giudice civile annulla le delibere. Clima teso tra i commercianti

La battaglia infinita dentro al Morbella, fissata l'udienza in tribunale
di Marco Cusumano
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 16:20

Continua a colpi di denunce e carte bollate la guerra interna al centro commerciale Morbella, dove ormai da anni alcuni commercianti sono in aperto contrasto con i vertici del Consorzio. Il tribunale civile ha disposto l'annullamento di una delibera datata 27 gennaio 2020, con la quale fu approvato il fabbisogno finanziario di 200.000 euro.

Alcuni commercianti impugnarono questa delibera e molti altri atti ritenendoli espressione di una cattiva gestione del Consorzio senza il reale coinvolgimento degli operatori, ma anzi con una serie di iniziative mirate alla loro esclusione da ogni tipo di decisione. Il giudice ha annullato anche un'altra delibera del febbraio 2020 che prevedeva l'approvazione dei preventivi di spesa per l'installazione delle nuove scale mobili e lo smaltimento della vecchia struttura rimossa. Il giudice Luca Venditto ha condannato il Consorzio degli Operatori del Centro Commerciale Morbella al pagamento delle spese di lite e del compenso per il difensore, per un totale di circa 20.000 euro.

CLIMA TESO
All'interno del centro commerciale il clima è sempre più teso. La guerra legale si articola su diversi fronti, sia in ambito civile che penale. Intanto la struttura, specialmente in alcune aree, appare trascurata e ormai è lontano il ricordo di uno dei primi centri commerciali italiani sempre affollato di clienti e con tutte le attività a pieno regime.

Molti locali sono vuoti, i cartelli "affittasi" e "vendesi" sono ovunque, specialmente al piano superiore e sul lato di via del Lido. Gli operatori attivi resistono in condizioni non certo ottimali, ognuno affronta come può i limiti della struttura, ottenendo anche buoni risultati nonostante le condizioni non siano certo favorevoli.

L'UDIENZA
Intanto il 7 aprile è fissata davanti al giudice Giuseppe Cario l'udienza per discutere l'opposizione all'archiviazione dell'inchiesta avviata dal sostituto procuratore Valentina Giammaria a carico del presidente del consorzio Salvatore Centola, indagato per estorsione e truffa. Secondo le denunce Centola avrebbe estromesso consiglieri "non graditi" modificando lo statuto in maniera a lui favorevole, riuscendo anche a far deprezzare le attività commerciali per poi acquistarle a prezzi più bassi. Ma la Procura non ha ravvisato elementi in grado di sostenere queste accuse, chiedendo così l'archiviazione al giudice. Ora il caso sarà trattato in Camera di Consiglio.

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