La zanzara giapponese è arrrivata in Italia. Dopo la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la zanzara coreana (Aedes koreicus), ecco che, anche a causa dei cambiamenti climatici e degli effetti della globalizzazione, continuano a diffondersi nel nostro pease animali e piante provenienti da altri continenti. La zanzara giapponese (Aedes japonicus japonicus) è stata scoperta da un entomologo austriaco, il dott. Bernhard Seidel, durante un monitoraggio per valutare l'espansione di questa particolare specie d'insetto dall’Austria verso le zone vicine.
Seidel ha inviato alcune larve al Laboratorio di parassitologia dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, che ha confermato l’identificazione dell’insetto a livello biomolecolare.
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Zanzara giapponese, pericoli e caratteristiche
La zanzara giapponese è considerata la terza specie più invasiva tra le zanzare ed è nella top 100 delle specie più invasive del mondo (ISSG, 2009). La biologia della “giapponese” è simile alle altre due specie di Aedes: diurna, molesta, punge l’uomo e depone uova resistenti al freddo invernale. Può trasmettere alcune malattie come Dengue, Chikungunya e forse potrebbe entrare nel ciclo epidemiologico di West Nile.
Le aree di origine sono Giappone, Corea, Taiwan, Cina Meridionale e Russia, eppure nel resto del mondo è stata dimostrata la sua presenza in Austria, Belgio, Canada, Francia, Germania, Nuova Zelanda, Olanda, Svizzera, Slovenia, Italia e Stati Uniti. L'importazione sembrerebbe essere avvenuta a causa del commercio di pneumatici.
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