Studenti bolognesi vendono tortellini per pagarsi la gita in Finlandia: quanto hanno raccolto. «Faremo un documentario»

L'obiettivo dei ragazzi è quello di realizzare un documentario sul sistema scolastico finlandese, tra quelli più all'avanguardia del mondo

Studenti bolognesi vendono tortellini per pagarsi la gita in Finlandia: ecco quanto hanno raccolto
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Venerdì 5 Gennaio 2024, 13:02 - Ultimo aggiornamento: 21:45

Tortellini per pagarsi il viaggio in Finlandia. Gli studenti della classe 5G del Liceo Laura Bassi Scienze Umane, Corso Doc di Bologna, hanno deciso di sfruttare uno dei prodotti più tradizionali della loro terra per racimolare i soldi necessari per finanziare la loro gita in Scandinavia. L'obiettivo dei ragazzi è quello di realizzare un documentario sul sistema scolastico finlandese, tra quelli più all'avanguardia del mondo. Un'ambizione non certo low-cost, ma che grazie ai tortellini sta per diventare realtà.

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«Ci siamo confrontati in classe per capire cosa fare - ha raccontato una studentessa al Corriere della Sera - Sono arrivate le idee più strane».

A Bologna, come era facile immaginare, a sfondare nelle vendite sono stati i tortellini: «Le prenotazioni sono partite una settimana prima del Natale. Pensavamo di vendere qualche chilo ai nostri parenti, invece già la prima giornata siamo arrivati a 15 prenotazioni, per poi raggiungere i 50 chili». Il corwdofunding è andato a gonfie vele, ma ciò che gli studenti si porteranno a casa sarà anche e soprattutto l'esperienza: «Ci siamo ritrovati in questa cucina noi alunni, nonni, genitori e professori. Tante generazioni insieme a preparare tortellini. Un'esperienza bellissima».

I ragazzi hanno così coperto il 40% del costo totale del viaggio. La mission, come detto, è nobilissima: documentare in prima persona il sistema scolastico finlandese, mettendolo a confronto con quello italiano. «Abbiamo pensato di partire per la Finlandia dopo aver conosciuto una ragazza che ci ha raccontato e spiegato il sistema scolastico del suo Paese. Ci siamo resi conto delle lacune che ci sono in Italia. Da parte nostra vorremmo rendere la scuola un luogo dove si possa vivere ed esprimersi nella libertà di approfondimento di contenuti ma anche affrontando temi legati alla vita di tutti i giorni»

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