Ancora una donna uccisa dal marito. La violenza è esplosa all’improvviso in una condizione di esasperazione familiare e in un modo feroce. Una donna è morta ieri sera a Fano (Pesaro-Urbino) nella sua abitazione, nel quartiere Poderino, strangolata dal marito.
L’uomo avrebbe poi cercato di togliersi la vita ingerendo dei barbiturici. Il delitto è stato scoperto dai figli che attendevano i genitori a cena e, visto il ritardo, sono andati a chiamarli. L’allarme al 112 è stato dato intorno alle 21.
L’ennesimo femminicidio
L’ennesimo femminicidio, a pochi giorni dalla giornata contro la violenza sulle donne, travolge una coppia di coniugi settantenni, una famiglia agiata che vive in una villetta di via Montefeltro, strada defilata tra Poderino e Fano 2. La vittima è Rita Talamelli, il marito che secondo la prima ricognizione della scena del delitto è accusato di averla strangolata, è Angelo Sfuggiti.
L'indagine
L’omicidio, sul quale indaga il commissariato della polizia di Stato, sarebbe stato commesso nel cono d’ombra di una malattia che aveva modificato l’equilibrio familiare fino a corrodere, secondo l’evidenza, la relazione coniugale. La signora Rita era stata colpita da un aneurisma dal quale non si era più pienamente ripresa sul piano neurologico. Era seguita a domicilio dai servizi sanitari. Il marito Angelo si era dedicato dall’inizio all’assistenza della consorte, le stava accanto, l’accompagnava nelle passeggiate vicino a casa. Negli ultimi tempi le condizioni della donna erano peggiorate.
Angelo Sfuggiti è stato trovato dai figli nella sua abitazione in stato confusionale. Dalla villetta di via Montefeltro alle 22,30 di ieri è partita l’ambulanza che lo portava in ospedale dopo il tentativo di suicidio. In casa c'erano ancora gli inquirenti per i rilievi. L'uomo è in stato di arresto, piantonato dalla polizia.
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