La Salute compie una mappatura del grado di diffusione delle varianti Omicron e dei suoi sottolignaggi in Italia. Verrà realizzata una indagine rapida coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità con il supporto della Fondazione Bruno Kessler e in collaborazione con il Ministero della Salute, le Regioni e le PPAA (Provincie Autonome).
È quanto prevede una circolare firmata dal dg Giovanni Rezza. «L’obiettivo di questa indagine sarà quello di identificare, tra i campioni con risultato positivo per SARS-CoV-2 in RTPCR possibili casi di infezione riconducibili a queste varianti», si legge nel documento.
Questa valutazione prenderà in considerazione i campioni notificati il 5 luglio prossimo (prime infezioni non follow-up) da analizzare tramite sequenziamento genomico. La dimensione campionaria per Regione/PA è stata calcolata da Fondazione B. Kessler. Verranno considerate 4 macroaree (nomenclatura NUTS): Nord-Ovest (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia), Nord-Est (Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna), Centro (Toscana, Umbria, Marche, Lazio), Sud e Isole (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Sicilia).
Ecco di seguito la circolare.