Zaia, minacce di morte via mail al governatore: «Asino, vorrei spararti in bocca»

Luca Zaia
di Alda Vanzan
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Domenica 8 Novembre 2020, 10:03 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 17:51

«Sei solo è sempre un Asino, vorrei spararti in bocca. Firmato ps». È il messaggio di posta elettronica indirizzato al presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, e oggetto di denuncia per minacce e diffamazione. E non sarebbe l'unica querela presentata dall'Avvocatura regionale: anche se a Palazzo Balbi mantengono il massimo riserbo, risulterebbero infatti in lavorazione altre carte bollate relativamente a nuove minacce di morte indirizzate al governatore. La denuncia già presentata alla polizia postale e delle comunicazioni del compartimento del Veneto riguarda una mail spedita all'indirizzo istituzionale della presidenza della Regione da salvatoreperillo@icloud.com. L'oggetto della mail era Zaia. La frase riportata - asino, vorrei spararti in bocca - era chiaramente rivolta al governatore del Veneto. La missiva risale allo scorso settembre, ma solo ora si è saputo che è stata oggetto di denuncia. È stato il responsabile dell'Avvocatura regionale, Franco Botteon, a presentare per nome e per conto del presidente Zaia la denuncia-querela. Nel verbale l'avvocato Botteon ha segnalato che in data 21 settembre alle ore 20:59, alla mail istituzionale presidenza@regione.veneto.it, è giunta la missiva in questione e che, come indicato nell'oggetto, minaccia e diffamazione erano indirizzate a Zaia. Nel verbale della polizia il responsabile dell'Avvocatura regionale ha precisato che la casella mail istituzionale è visionata dallo staff presidenziale di circa 10 persone. Dopo quella di settembre sarebbero giunte a Palazzo Balbi altre minacce al governatore. E sembra che ci saranno altre denunce.

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I PRECEDENTI Anche in passato il governatore è ricorso alle carte bollate di fronte a minacce e ingiurie.

Lo scorso luglio un artigiano aveva pubblicato su Facebook pesanti insulti e il caso era finito in Procura. Nel novembre 2019 il governatore era stato ritratto a testa in giù nel profilo sociale di un rapper locale con la scritta: Leghista attento, ancora fischia il vento. Lo scorso febbraio due vicentini, uno dei peraltro si era poi scusato per aver pubblicato una notizia falsa, sono stati condannati per diffamazione aggravata. 

La solidarietà

«La violenza e gli stupidi non hanno ragione di esistere nella società civile»: così ha scritto il presidente della Lombardia Attilio Fontana sui social portando la sua solidarietà «all'amico Luca Zaia» dopo le minacce di morte ricevute via mail. «Buon lavoro a Luca - ha aggiunto .- e a tutti i veneti impegnati nell'emergenza Covid-19».

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