Green pass in ristoranti al chiuso e palestre dal 6 agosto (non gli aerei). Testo in Pdf. Discoteche non riaprono

Green pass in ristoranti al chiuso e palestre dal 5 agosto (non gli aerei). Testo in Pdf. Discoteche non riaprono
di Francesco Malfetano
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Giovedì 22 Luglio 2021, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 17:32

Alla fine abbiamo finalmente imboccato «la via italiana per il Green Pass». La certificazione che attesta di aver ricevuto almeno a una dose di vaccino, di essersi sottoposti al tampone nelle ultime 48 ore o di essere guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi, dal 6 agosto diventerà infatti obbligatoria per accedere a qualsiasi attività per tutti i cittadini con più di 12 anni: servizi di ristorazione al chiuso, musei, cinema, teatri, palestre e piscine al chiuso, sagre, fiere, congressi, convegni, centri culturali, sale bingo, concorsi pubblici e anche manifestazioni sportive. La socialità italiana quindi, a breve sarà interamente legata alla necessità di mostrare un Qr code. A dispetto delle anticipazioni però sono rimasti esclusi, per il momento, i trasporti. Come ha spiegato il premier Draghi nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato l’intesa sul decreto, il nodo di aerei, navi, treni e autobus verrà sciolto solo nelle prossime settimane. Così come le altre partite in sospeso: scuola e lavoro. Niente da fare anche per le discoteche che, nonostante il protocollo già validato dal Comitato tecnico scientifico e la battaglia campale condotta dalla Lega fino ad oggi, resteranno definitivamente chiuse. Per loro però, come sottolineato sempre dal premier c’è già l’intesa riceveranno nuovi ristori. Definiti invece tanto il nuovo orizzonte per lo stato di emergenza (prorogato fino al 31 dicembre 2021) quanto l’accordo con farmacie e strutture sanitarie per calmierare i prezzi dei test antigenici al costo d’acquisto fino al 30 settembre.

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Bar e ristoranti, certificazione solo se seduti

Solo il caffè al bancone, il servizio d’asporto e le consumazioni all’aperto sono scampate al Green Pass obbligatorio nelle attività ricettive. In altre parole, ribaltando il concetto, per pranzare nella sala interna di un ristorante bisognerà essere vaccinati almeno con la prima dose da 14 giorni, aver fatto un tampone molecolare o un test antigenico nelle 48 ore precedenti oppure essere guariti dal Covid negli ultimi 6 mesi. Cosa si rischia? Per i clienti una multa da 400 a mille euro. Per i gestori, oltre alla sanzione, in caso di recidiva la chiusura del locale da 1 a 10 giorni.
 

 

 

Piscine, all’aperto entrata libera

Un po’ come accade per i ristoranti, anche per palestre e piscine l’obbligatorietà del pass è valida solo per le attività svolte al chiuso. E lo stesso vale anche per gli sport di squadra (per cui è esclusa la partita di calcetto se all’aperto) e i centri benessere (anche se posti all’interno di strutture ricettive). Il Qr code diventa invece necessario per gli ingressi in centri termali, parchi tematici e di divertimento. Ma anche in centri culturali, centri sociali e ricreativi (sempre solo al chiuso) ad eccezione dei centri educativi per l’infanzia e i centri estivi.
 

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Cinema e teatri, consentiti più spettatori 

Il Green Pass e i relativi controlli dal 6 agosto saranno obbligatori anche per andare al cinema o al teatro, sia in zona bianca che in zona gialla, tanto all’aperto quanto al chiuso.

Gli spettacoli in pratica, si svolgono esclusivamente con posti a sedere pre-assegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. Inoltre in “bianco” la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso. 

 

Eventi sportivi, in zona bianca metà capienza

Il pass diventa obbligatorio anche per la partecipazione del pubblico agli eventi sportivi. In pratica per entrare allo stadio serve il Qr Code. Inoltre il testo ha anche definito come in zona bianca la capienza consentita per le strutture che ospitano questi eventi non può essere superiore 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso. La soglia definita per il “giallo” invece, è unica: il 25% della capienza massima autorizzata ma con l’accortezza che il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per quelli al chiuso.  

I parametri, in zona gialla con i ricoveri al 20%

Nel testo adottato ieri sono stati definiti i nuovi parametri per il passaggio delle Regioni da una fascia di rischio all’altra. Per passare in giallo quindi, ora devono coesistere 3 condizioni: non solo l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100 mila abitanti (unico fattore necessario fino a questo momento) ma il tasso di occupazione dei posti letto in area medica deve essere superiore al 15% e di quelli in terapia intensiva Covid al 10%. Per l’arancione le soglie sono invece rispettivamente 30% e 20%. Per il rosso 40% e 30%. 

Trasporti, un nuovo cdm per il dossier

Sono tanti i nodi lasciati irrisolti dal testo appena approvato dal Cdm. Come ha ribadito lo stesso premier Draghi durante la conferenza stampa di ieri, «a noi è parso che il decreto di oggi fosse già molto complicato per abbracciare tutti i problemi: scuola, trasporti e lavoro sono rimasti fuori e saranno affrontati molto rapidamente, forse già la settimana prossima». Niente da fare anche per le discoteche che quindi resteranno definitivamente chiuse anche se, come ha spiegato Draghi, «c’è accordo pieno per risarcirle».

 

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