Coronavirus in Emilia Romagna, 70 vittime in un solo giorno. Si valuta l'istituzione di nuove zone rosse

Coronavirus in Emilia Romagna, 70 vittime in un solo giorno: contagiati oltre quota 5.000
4 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Marzo 2020, 19:54 - Ultimo aggiornamento: 19:56

Il coronavirus cresce in Emilia Romagna. E nella regione ora si valuta l'istituzione di nuove zone rosse nella regione. in Emilia Romagna sono complessivamente 5.214 i casi di positività (dall'inizio della pandemia), 689 in più rispetto all'aggiornamento di ieri. Passano però da 15.461 a 18.344 i campioni refertati, 2.833 test in più effettuati rispetto a ieri. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali. Purtroppo, crescono anche i decessi, passati da 461 a 531: 70, quindi, quelli nuovi, di cui 17 donne e 53 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute, sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 29 residenti nella provincia di Piacenza, 7 in quella di Parma, 7 in quella di Reggio Emilia, 12 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna (di cui nessuno del territorio imolese),7 a Rimini, 1 a Ravenna e 1 a Forlì; 1 persona deceduta era residente fuori regione.

Complessivamente, sono 2.196 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 260 (13 in più rispetto a ieri). E salgono a 177 (ieri erano 152) le guarigioni, 158 delle quali riguardano persone «clinicamente guarite», divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 19 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi. In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.428 (88 in più rispetto a ieri), Parma 869 (69 in più), Rimini 691 (78 in più), Modena 663 (88 in più), Reggio Emilia 608 (194 in più), Bologna 465 (di cui 124 a Imola e 341 a Bologna; complessivamente 70 in più, di cui 11 a Imola e 59 a Bologna), Ravenna 185 (32 in più), Forlì-Cesena 227 (di cui 112 a Forlì, 34 in più rispetto a ieri, e 115 a Cesena, 22 in più rispetto a ieri), Ferrara 78(14 in più rispetto a ieri). Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell'intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale.

LEGGI ANCHE --> Coronavirus, scuole chiuse oltre il 3 aprile: ipotesi riapertura ai primi di maggio

In tutta l'Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 332 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.691 a 3.023, tra ordinari (2.607) e di terapia intensiva (416). Nello specifico: 578 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 675 a Parma (58 terapia intensiva), 550 a Reggio (48 terapia intensiva), 280 a Modena (74 terapia intensiva), 453 nell'area metropolitana di Bologna e Imola (105 terapia intensiva), 58 a Ferrara (22 terapia intensiva), 416 in Romagna (in particolare: 189 Rimini, di cui 26 per terapia intensiva; 77 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 47 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 95 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 12 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 a Faenza). Per quanto riguarda gli ospedali Covid a Piacenza, grazie all'accordo con le strutture private accreditate del territorio, ci sono la Casa di Cura Sant'Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l'Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell'ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l'hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l'area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva),Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell'hub del Sant'Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l'imolese; a Ferrara, in caso di necessità l'hub del Sant'Anna sarà supportato come Covid dall'ospedale del Delta. Infine, per la Romagna, agli hub diRimini, Ravenna, Forlì-Cesenaverranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione. In vista dell'apertura di un reparto di terapia intensiva in zona militare a Piacenza, il comandante della guarnigione ha richiesto all'Agenzia due moduli bagno e due moduli doccia (ognuno da 3 posti, in container ISO 10), con i rispettivi gruppi elettrogeni. E già in corso il montaggio delle tende da parte dell'esercito; entro le prossime 48 ore, i moduli igienici verranno collegati alle tende mediante percorsi protetti (si prevede che la struttura campale venga ultimata entro lunedì 23 marzo). Sono stati 273 i volontari attivi in Emilia-Romagna attivi ieri sul territorio, il numero più alto dall'inizio dell'emergenza; 1.985 in totale, a partire dal 23 febbraio (il dato non considera le attivazioni nazionali di soggetti come Anpas, Cri, Ana).
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA