Addio al telemarketing insistente e alle chiamate sgradite non solo sui numeri fissi ma anche sui cellulari. Su questa materia il 13 aprile entrerà in vigore il decreto del Presidente della Repubblica n. 26, firmato da Sergio Mattarella lo scorso 27 gennaio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 marzo che prevede il nuovo registro delle opposizioni.
Il decreto, intitolato "Regolamento recante disposizioni in materia di istituzione e funzionamento del registro pubblico dei contraenti che si oppongono all’utilizzo dei propri dati personali e del proprio numero telefonico per vendite o promozioni commerciali", è una nuova arma nelle mani dei consumatori contro il telemarketing illegale.
Il nuovo registro entrerà in vigore il 13 aprile, servizio al pubblico da agosto
Il nuovo registro delle opposizioni entrerà in vigore il 13 aprile, il 31 luglio è fissata la scadenza per il completamento delle operazioni, mentre al massimo dal 1 agosto dovrebbe partire il nuovo servizio pubblico che consentirà ai consumatori di opporsi alle chiamate (anche automatiche) dei call center.
Nel dettaglio il percorso sarà scandito in due fasi: il 28 aprile il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà consultare le associazioni dei consumatori e quelle degli operatori.
Nuovo registro delle opposizioni, come iscriversi
Secondo l'articolo 7 del decreto il consumatore si potrà iscriversi al nuovo registro delle opposizioni chiedendo che la numerazione di cui è intestatario e il corrispondente indirizzo postale vengano iscritti al registro per opporsi al trattamento di tali dati per fini di comunicazione commerciale, vendita diretta mediante operatore o anche con sistemi automatizzati di chiamata o chiamate senza operatore.
Il consumatore potrà iscriversi al nuovo Registro delle opposizioni in maniera gratuita attraverso la compilazione di un modulo web sul sito del gestore del nuovo registro, chiamando un numero o via e-mail.
Multe fino a 20 milioni di euro
Le aziende e le compagnie di telemarketing sono tenute a verificare che le proprie liste di contatti non siano iscritte presso il registro, e dovranno esse stesse fornire la lista dei numeri che intendono contattare. In caso di violazioen delal norma, per le società di telemarketing le multe sono fino a 20 milioni di euro, per le imprese fino al 4% del fatturato annuo. I controlli e le sanzioni scatteranno su denuncia del consumatore al garante della Privacy. Questo rappresenta un possibile problema, secondo quanto evidenziato da Aduc (Associazione Utenti e Consumatori APS): infatti senza un sistema rapido di denuncia, le sanzioni non arriveranno.
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