Reunion Casini-Mastella, no all’Autonomia. L’ex presidente della Camera: «Parlamento ridotto a passacarte»

Il libro dell’«ultimo dc» presentato a Benevento: «Noi due, come gemelli»

Casini-Mastella, reunion con il no all’Autonomia. L’ex presidente della Camera: «Parlamento ridotto a passacarte»
di Mario Ajello
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Domenica 12 Febbraio 2023, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 16:06

«C’era una volta la politica» è il titolo del libro di Pier Ferdinando Casini. Ma lui è il primo a sapere che la politica c’è ancora. E infatti è stata politicissima, e tutta rivolta al presente e al futuro senza eccedere nella nostalgia, la presentazione di questo libro ieri a Benevento, dopo che a Roma nell’evento per Pier e le sue fatiche letterarie all’auditorium si era registrato il pienone. Ma anche qui, nella città campana del sindaco Mastella, una grande folla ha partecipato al dibattito sul libro e ha aderito assolutamente all’impostazione di Casini: «C’era una volta la politica è una invocazione affinché la politica torni. Ad esempio, affinché si recuperi competenza, professionalità, radicamento territoriale, come dimostra qui, a Benevento, il mio amico Clemente Mastella, perché l’antipolitica è una ricetta che è fallita miseramente». E ancora: «Il mio libro è un’invocazione a recuperare la positività dell’impegno politico perché non c’è un modo diverso di partecipare alle scelte della collettività che è quello di fare politica, di sporcarsi le mani con la politica. E vale per tutti, da destra a sinistra». Per la sinistra, alla presentazione a Benevento (curata dal direttore del Mattino, Francesco De Core), c’è l’ex segretario di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti. 

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Uno dei temi forti del dibattito è lo squilibrio tra le varie parti dell’Italia. Che sarà aggravato, è la convinzione di tutti i presenti, se verrà approvata la legge sull’Autonomia.

Casini osserva: «Nessuno evidenzia come si dovrebbe che il Parlamento è completamente espropriato della possibilità di potere decisionale su un tema fondamentale qual è l’Autonomia differenziata. Le Camere non possono essere ridotte a passacarte, devono poter decidere e avere importanza su un argomento fondamentale per gli italiani». Il che, detto da uno che è stato presidente di Montecitorio e che ben conosce i meccanismi democratici, le giuste procedure istituzionali e i necessari equilibri tra i poteri, rappresenta un’affermazione di grande peso. Mastella sull’Autonomia è a sua volta assai critico: «Significherebbe, così come la vogliono fare, la disunità d’Italia». E proprio il leader di Noi di centro e sindaco di Benevento, è convinto di ciò che ha anche detto giorni fa, e cioè di questo: «Se dovesse passare l’autonomia di Calderoli, farò la rivoluzione democratica in piazza, chiamerò i sindaci del Mezzogiorno a fare una lunga catena, dalla Sicilia a quei primi cittadini lombardi solidali con noi». 

E comunque: pubblico delle grandi occasioni, un po’ come ai tempi delle feste centriste della Vela, nel nuovo Teatro comunale di Benevento e tantissimi eterni democristiani ad accogliere colui che Mastella definisce «il mio fratello gemello Pier». Ma questa «non è un’operazione nostalgia perché - ha ribadito l’ex Guardasigilli - abbiamo ancora molto da dire». Le parole e la musica di «La storia siamo noi» di Francesco De Gregori accolgono sul palco Bertinotti, Casini e Mastella. I quali spaziano tra Prima e Seconda Repubblica a colpi di ragionamenti e di aneddoti tutti sul filo della grande passione per la politica che accomuna il terzetto. 

PASSATO, FUTURO

«Nel libro - racconta Casini sorridendo - ho scritto che una delle persone migliori che ho incontrato nella mia vita è stato Clemente il quale ha un solo nemico: Mastella». «L’ultima volta che il centrosinistra ha vinto in Italia - ha aggiunto Mastella rivolgendosi all’ex segretario di Rifondazione Comunista - c’eravamo sia io che Bertinotti. Ed entrambi stavamo sulle scatole a tutti. Senza di noi, però, hanno collezionato soltanto sconfitte». La sinistra non esiste più, come ha ribadito Bertinotti, mentre rinasce il feeling tra i «fratelli gemelli» democristiani Pier e Clemente e tutti in sala non fanno che ripetere a voce alta e anche riservatamente: «Se loro due si rimettessero a fare politica insieme, la politica ci guadagnerebbe e anche l’Italia». «Ma magari - chiosa Mastella che è una simpatica volpe e sa come creare le aspettative - qualcosa insieme per il bene dell’Italia la faremo». Intanto, fanno in tandem e insieme a molti altri un giusto discorso sull’Autonomia, che è quello di non poterla accettare così come è stata finora pensata e proposta. 

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