Non dovrà pagare oltre 20 mila euro di contributi previdenziali all'Inps perché la casella mail era piena. A stabilirlo la Corte d’Appello di Lecce, sezione lavoro, che ha annullato migliaia di euro di contributi previdenziali richiesti a mezzo pec dall’Agenzia delle Entrate. Il motivo è nel difetto di notifica, come indicato dal quotidiano Repubblica. L’intimazione del pagamento dei contributi previdenziali Inps era stata inviata a mezzo pec, ma il cittadino di brindisi aveva la casella piena. Non dovrà quindi pagare perché è intervenuta la prescrizione.
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La controversia
La mail del concessionario della riscossione gli intimava il versamento dei contributi per l’anno 2014.
Le motivazioni
Cosa avrebbe dovuto fare chi richiedeva il pagamento? Un ulteriore tentativo di invio della pec trascorsi sette giorni dal primo invio, secondo i giudici. Eventualmente un ulteriore deposito telematico presso la Camera di commercio, con la pubblicazione dell’avviso di notifica sul sito internet di Infocamere per 15 giorni e l’ulteriore invio di un avviso di notifica attraverso lettera raccomandata.