Cane scambiato per lupo ucciso da un cacciatore davanti alla padrona, tragedia a Palaia. «Voleva solo giocare»

«Oreste è stato ucciso con un colpo al cuore. Siamo rimasti impietriti. Mio figlio era dietro il cacciatore, fosse stato vicino al cane avrebbe rischiato anche lui», ha detto la proprietaria del cane

Cane scambiato per un lupo ucciso da un cacciatore davanti alla padrona, la tragedia a Palaia. «Voleva solo giocare»
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Giovedì 21 Dicembre 2023, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 08:36

Gli abitanti del comune di Palaia, piccolo comune della provincia di Pisa, sono ancora sotto choc per la morte di un cane lupo cecoslovacco di nome Oreste, ucciso da un cacciatore per errore. La tragedia è avvenuta qualche giorno fa in un uliveto vicino alla casa di Silvia Bigliotto, proprietaria dell'animale, quando un uomo ha scambiato Oreste per un lupo selvatico e gli ha sparato da una a distanza ravvicinata. Bigliotto, conosciuta da tutti nel paese per il suo lavoro come designer di interni e proprietaria di un ristorante a Pontedera, ha assistito alla scena. Un'immagine così terribile da lasciarla profondamente turbata, portandola addirittura alla malattia.

La tragedia

Oreste era amato da tutti perché era un cane molto docile, socievole e affettuoso.

La sua morte ha generato molta indignazione e critiche nei confronti del cacciatore che è stato costretto a difendersi: avrebbe scambiato Oreste per un lupo pronto ad assalire i suoi due cani. Appena un paio di giorni dopo l'accaduto, Silvia ha decido di sporgere una denuncia contro l'uomo, sostenendo che non ci sono prove che il cane abbia mostrato un comportamento aggressivo.

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La denuncia

Intanto anche Piera Rosati, presidente della Lega nazionale per la difesa del cane, ha presentato una denuncia a sostegno della famiglia di Oreste criticando l'atteggiamento dei cacciatori: «Il paradosso è che le persone dedite alla caccia si definiscono amanti della natura ma, oltre a non riconoscere un cane da un lupo, fingono anche di ignorare le leggi che regolano la loro attività. Il lupo, infatti, è un animale protetto dalle leggi nazionali ed internazionali, quindi la sua giustificazione, se possibile, è ancora più grave», ha detto. 

«Oreste è stato ucciso con un colpo al cuore. Siamo rimasti impietriti. Mio figlio era dietro il cacciatore, fosse stato vicino al cane avrebbe rischiato anche lui. Una decisione, quella del cacciatore, quanto meno avventata. Era un cane dolcissimo, voleva solo giocare» ha dichiarato la donna a La Nazione.

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