Cala Mariolu spacciata per Corfù, sindaco sardo sbugiarda il sito greco: «Pronti a vie legali»

L'ultimo episodio in questi giorni di agosto. Vittima dello scippo ancora una volta l'Ogliastra

Cala Mariolu spacciata per Corfù, il sindaco sardo sbugiarda sito greco: «Pronti a vie legali»
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Sabato 19 Agosto 2023, 18:42 - Ultimo aggiornamento: 19:29

Mari Ermi nel Sinis spacciata per Creta, le spiagge di Cala Goloritze e Cala dei Gabbiani in Ogliastra usate per promuovere il turismo in Sicilia. Sono solo alcuni degli scippi di immagine subiti negli ultimi anni dalla Sardegna. Veri e propri furti, non solo di sabbia e di ciottoli come fanno tanti turisti in vacanza nell'Isola, in cui le più rinomate località sarde diventano uno specchietto per attirare visitatori in altre regioni o nazioni. L'ultimo episodio in questi giorni di agosto. Vittima dello scippo ancora una volta l'Ogliastra.

Il caso Cala Mariolu

La pagina Facebook Hellenic Worl con 6000mila follower e il relativo profilo Instagram, hanno utilizzato una foto di Cala Mariolu, perla del litorale di Baunei, premiato quest'anno come mare più bello d'Italia, per pubblicizzare il turismo a Corfù, in Grecia. Vista la bellezza del luogo e della foto, realizzata dal fotografo Gian Marco Leoni nel 2019, il post su Facebook ha ottenuto ben 67mila like. Un successo incassato da Corfù inconsapevolmente e senza averne alcun diritto. Con una valanga di "mi piace", il post di Hellenic World non poteva passare inosservato. E qualcuno ha pensato bene di segnalarlo al sindaco di Baunei, Stefano Monni, che ora si dice pronto a battaglia anche legale.

Il primo cittadino ha pubblicato sulla pagina Facebook dell'amministrazione comunale un lungo post per segnalare il furto. «Cari gestori del profilo Hellenic World, i vostri 644 mila follower, le 67 mila persone che hanno messo il "like" sul vostro post, dovrebbero sapere che il luogo ritratto non è la (bellissima, ci mancherebbe) Corfù, ma Ispuligedenie-Cala Mariolu, a Baunei, in Sardegna - scrive Monni sul social -. Vi chiediamo di prestare più attenzione, anche a tutela delle tantissime persone che in buona fede fanno affidamento su informazioni errate per visitare, o sognare di visitare, ciò che vedono».

Le immagini rubate

Un messaggio tradotto anche in inglese e inviato anche al profilo Instagram dello sito greco per sbugiardarlo. «Siamo purtroppo abituati a vedere immagini della costa di Baunei utilizzate per pubblicizzare altre località sia nazionali che internazionali - racconta il sindaco all'ANSA -: ieri succedeva con le classiche cartoline, oggi, nell'era dei social, le immagini depredate viaggiano nell'etere. Noto che negli ultimi tempi il saccheggio di immagini sta riguardando tanti scorci particolari delle nostre zone». E ora è pronta la controffensiva. «Stiamo valutando ogni azione nei confronti del sito e del profilo social di Hellenic World a tutela del nostro territorio», annuncia il primo cittadino. Negli anni scorsi un altro sito greco aveva usato una foto di Cala Mariolu spacciandola per Corfù, ma anche Cala Coticchio a Caprera utilizzandola per pubblicizzare la Grecia. E sempre il comune di Baunei aveva dovuto fare i conti con le foto rubate di Cala Goloritze e Cala dei Gabbiani diventate per magia splendide località siciliane. Lo scorso anno era toccato a Mari Ermi, sul litorale di Cabras, nel Sinis, a subire la stessa sorte: l'immagine era stata utilizzata per sponsorizzare i soggiorni da sogno a Creta.

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