Bergamo, donna uccide il compagno con una coltellata al petto dopo l'ennesima lite: arrestata

Dramma a Morengo: lei italiana di 51 anni, lui nigeriano aveva 31 anni

Bergamo, donna uccide il compagno con una coltellata al petto dopo una lite: arrestata
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Sabato 26 Novembre 2022, 10:56 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Dramma a Bergamo: una 51enne è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di aver ucciso, la notte scorsa, il compagno di 31 anni, nella loro casa di Morengo: è stata la stessa donna, italiana, a dare l'allarme al 112.

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L'uomo, di nazionalità nigeriana, è stato ucciso con una coltellata al petto. L'omicidio sarebbe avvenuto durante una lite. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, al culmine del litigio la donna avrebbe prima afferrato un coltello da uno dei cassetti della cucina per poi colpire frontalmente con un solo fendente al petto il suo compagno.

I soccorsi, chiamati dalla stessa donna, hanno tentato di rianimare il trentenne ma per la profonda ferita è morto poco dopo sul posto.

Nell'abitazione sono arrivati anche i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Treviglio che hanno arrestato la donna. Condotta in caserma l'arrestata, nel corso della notte, è stata prima interrogata dal pm di turno della Procura di Bergamo e a seguire portata presso il carcere di via Gleno a Bergamo, dove rimane a disposizione dei magistrati.

 

IL POST - Sandra Fratus avrebbe tentato di soccorrere il compagno Ernest Emeror Mohamed dopo averlo accoltellato, praticandogli un massaggio cardiaco: è quanto emerge dalla ricostruzione dei carabinieri di Treviglio. Ma ogni tentativo, suo e del personale del 118, si è rivelato vano: l'unica coltellata ha ucciso sul colpo il trentenne di origine nigeriana. Pare che i due, che convivevano, avessero da tempo dei dissidi. Il primo ad arrivare nell'abitazione dopo il delitto è stato il figlio ventitreenne della donna, dopo che la madre su Fb ha scritto di essere vedova: sarebbe stato lui a telefonare ai soccorsi, invitato dalla madre. Al momento del delitto non c'erano altre persone nella casa, che si affaccia su un cortile del centro del paese della Bassa bergamasca. La donna è assistita dall'avvocato Vanessa Bonaiti, che ha riferito di una situazione di «profondo disagio e fragilità», precisando che la donna potrebbe aver impugnato il coltello nel tentativo di difendersi.

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