Un lite finita in tragedia a causa di un gatto. Marina Viessone, casalinga di origini torinesi, è stata accoltellata dal marito Carmelo Marino, 55enne con qualche precedente, per colpa di un felino. Lei, 52anni, voleva tenere l'animale con sè mentre il marito glielo aveva portato via perché non lo sopportava. L'accoltellamento, reso noto soltanto oggi, risale a sabato sera e si è verificato in un'abitazione di Ostiano, tremila anime in provincia di Cremona.
La lite, poi la tragedia
«Non volevo, io e la mia compagna avevamo bevuto», ha provato a giustificarsi il marito, che l'avvocato Santo Maugeri difende ora dall'accusa di tentato omicidio aggravato dai futili motivi.
Sequestrata l'arma del delitto, un coltello appuntito e con lama seghettata che i militari dell'Arma hanno trovato nel lavandino della cucina, dove era stato lavato Le indagini, affidate ai carabinieri, sono coordinate dal sostituto procuratore Chiara Treballi. Oggi, nell'interrogatorio di garanzia, davanti al Gip Giulia Masci che ha convalidato l'arresto e disposto la custodia in carcere, l'uomo ha confermato che a innescare il diverbio, come già nei giorni precedenti, è stata la convivenza col gatto.
«Il mio cliente ha confermato i fatti - spiega l'avvocato Maugeri -. È stato lui stesso a chiamare i soccorsi e i carabinieri e ha collaborato con l'operatore del 118». Marito e moglie arrivano da un percorso di recupero in comunità: «per andare d'accordo non servono le stesse idee, serve lo stesso rispetto», è una delle tante frasi scritte su Facebook dalla donna, una grande passione per i gatti come dimostrano le tante immagini sul suo profilo. «A volte ho paura di essere felice. Perché ogni volta che lo sono c'è sempre qualcosa o qualcuno che rovina tutto», aggiunge in un altro post, che il marita commenta con l'emoticon del pianto e un «non fare così».
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