Bagnini, il "trucco" che ha salvato l'estate: assunti gli studenti dei licei sportivi in cambio di crediti formativi

Ma l'anno prossimo anche questo rimedio per scongiurare l'emergenza rischia di saltare

Bagnini, il "trucco" che ha salvato l'estate: assunti gli studenti dei licei sportivi in cambio di crediti formativi
di Silvia Sfregola
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Martedì 4 Luglio 2023, 18:01 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 08:44

Cercasi bagnino ma in pochi accettano, nessuno vuole più controllare gli arenili. Riparte l'estate e ritorna la solita emergenza sotto l'ombrellone: i gestori degli stabilimenti balneari si trovano, come ogni anno a fare i conti con la carenza di personale che - come accade nella ristorazione e nel commercio - colpisce uno dei settori maggiormente legati alla stagionalità e quindi alla precarietà. Ma quest'anno l'ultimo espediente degli studenti bagnini si sarebbe rivelato la soluzione per “salvare” l'estate 2023. Una formula nuova di zecca, che scongiura la solita emergenza, ma è destinata a non durare.

Studenti bagnini per un'estate

Il progetto di ricorrere agli studenti, quelli dei licei sportivi, in cambio stavolta dei tanto agognati crediti formativi consentirà ai balneari di poter contare sui fondamentali guardia-spiaggia. A lanciare il progetto è stata la città di Latina, nel Lazio, dove chi gestisce il servizio bagnini sulle spiagge libere ha raccontato che grazie agli accordi con le scuole quest'anno i baby-bagnini affolleranno gli arenili rendendoli più sicuri. «Ma l'ho potuto fare - racconta il gestore - Perché non è ancora in vigore la legge che impone ai bagnini di essere maggiorenni». Tradotto: l'anno prossimo anche questo rimedio per scongiurare l'emergenza rischia di saltare.

In realtà l'idea di arruolare volenterosi scolari non è completamente nuova ma già sperimentata con successo gli scorsi anni e in diverse regioni. Ad esempio in Emilia Romagna dove il progetto per l’ottenimento del patentino è stato proposto, con successo, dalle scuole agli studenti iscritti dal terzo al quinto anno e i ragazzi sono diventati bagnini per un'estate. Perché al di fuori di queste iniziative, per conseguire l'attestato, è necessario frequentare un corso specifico organizzato e gestito dalla FIN (Federazione Italiana Nuoto) o dalla FISA (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) e il corso prevede numerose prove pratiche seguite da nozioni tecniche teoriche. 

Le tragedie in mare e l'emergenza bagnini

«Gli annegamenti e le lesioni alla colonna vertebrale conseguenti ad attività ricreative in aree di balneazione rappresentano eventi molto gravi - scrive l'Istat nell'ultimo rapporto - che interessano spesso la fascia di popolazione più giovane, con la più lunga attesa di vita. La perdita della vita di un giovane, le gravi menomazioni che sono conseguenza di molti semiannegamenti e delle lesioni alla colonna vertebrale rappresentano motivo di gravi sofferenze e comportano elevati costi sociali». E anche gli ultimi fatti di cronaca, registrati dall'inizio della stagione estiva, lo dimostrano. Non ce l'ha fatta la bimba di 7 anni travolta da un'onda davanti a una spiaggia libera di Lido di Classe, sul litorale ravennate. In Sardegna, sulla spiaggia del Poetto a Cagliari, un altro bambino è stato salvato mentre rischiava di annegare da un ispettore della Guardia di Finanza del Reparto Operativo Aeronavale di Cagliari. Sul litorale nord del Lazio è morto affogato il 60enne che, dopo aver visto dalla mamma e figlia in difficoltà nel mare di Santa Severa, si era tuffato per aiutarle.

 

“Estate sicura” con i bagnini sul litorale laziale

A Civitavecchia in tutti e cinque gli arenili affidati in concessione c'è l'obbligo di garantire l'assistenza e la sicurezza ai bagnanti come previsto dal bando pubblicato dal Comune. Da Santa Marinella a Santa Severa le aree saranno completamente sorvegliate. A Ladispoli sono quattro le postazioni previste nell'ambito del piano “Estate sicura” in collaborazione con la Protezione civile Dolphin e l’associazione Noa. Sulle torrette di avvistamento bagnini schierati a Marina San Nicola, via Marina di Palo, lungomare centrale Regina Elena e via Roma. A Cerveteri le spiagge libere restano sorvegliate speciali con il progetto che prevede un collegamento via radio con tutti gli stabilimenti balneari, la Protezione civile comunale e il Nucleo subacqueo. Il Comune inoltre posizionerà anche dei cartelli segnalando la pericolosità nei punti più critici proprio dove sono avvenuti alcuni salvataggi a causa della corrente forte. 

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