Medico e infermieri contagiati, chiusi due reparti dell'ospedale "San Benedetto" di Alatri

L'ospedale "San Benedetto" di Alatri
di Andrea Tagliaferri
4 Minuti di Lettura
Sabato 4 Aprile 2020, 06:00

Archiviata l’emergenza in un ospedale, il “Santa Scolastica” di Cassino, se n’è presentata subito un’altra: quella del “San Benedetto” di Alatri. Nella giornata di ieri, prima le attività del Pronto Soccorso e, poco dopo, quelle del reparto di Terapia sub-intensiva, sono state “sospese”. L’ospedale era già in stato di pre-allerta dopo il contagio di 5 infermieri, ma ieri la situazione si è complicata perché è risultata positiva al coronavirus anche una dottoressa del Pronto soccorso.

I provvedimenti. A quel punto la Asl, come anticipato via Facebook dal sindaco Giuseppe Morini e poi confermato nella tarda mattinata dal direttore generale Stefano Lorusso, ha deciso di chiudere il Pronto soccorso fino a domenica per consentire gli interventi di sanificazione.

LEGGI ANCHE ---> Il bonus giovani? L'Inps: «Non esiste, è una fake news»

Successivamente il direttore sanitario del Polo Frosinone-Alatri, Mauro Vicano, ha predisposto anche il trasferimento, definito temporaneo, della struttura e dei sei pazienti che erano ricoverati in terapia sub-intensiva. Tutti sono stati portati all’ospedale Spaziani «in idonei ambienti no-Covid». La decisione è stata presa, come specificato nella missiva, «in relazione ai provvedimenti conseguenti la sorveglianza sanitaria degli operatori e la sanificazione degli ambienti», fino a nuove comunicazioni della stessa Asl, quindi senza un termine prestabilito.

Per la sanificazione degli ambienti dell’ospedale di Alatri si sta valutando anche l’impiego dei vigili del fuoco per svolgere gli interventi in maniera più rapida ed efficace.

Tutto è nato circa una settimana fa, quando sono risultati positivi ai tamponi ben quattro infermieri della Terapia Sub-Intensiva del “San Benedetto” e una infermiera del reparto Medicina. Immediatamente erano scattate le misure dell’isolamento domiciliare sia dei positivi che dei sospetti che presentassero sintomi acuti di malattie da raffreddamento.

​LEGGI ANCHE ---> Papa Francesco al Tg1 cita Giovanni XXIII: «Date una carezza ai vostri bambini»

Test per tutti. La riapertura del Pronto soccorso e del reparto di Terapia sub-intensiva dipenderà dall’esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti tutti gli operatori sanitari del “San Benedetto”. Nel caso, malaugurato, il numero dei positivi tra medici e infermieri dovesse salire, mancherebbe di fatto il personale per rimettere in funzione l’ospedale. Una eventualità che potrebbe essere anche gestibile se il trend dei ricoveri nel centro Covid-19 di Frosinone si mantenesse stabile come quello degli ultimi giorni. In caso contrario la situazione diventerebbe più difficile perché il “San Benedetto” in questi giorni ha svolto un indispensabile ruolo di tampone per le emergenze non-Covid dirottate dallo “Spaziani”.

Le indagini epidemiologiche. L’azienda sanitaria, comunque, è fiduciosa. La dottoressa risultata positiva avrebbe già superato la fase acuta della malattia e potrebbe non essere più contagiosa. Anche le condizioni degli altri sanitari positive rimangono buone: qualche lieve sintomo influenzale per due infermieri, mentre gli altri sarebbero asintomatici.

​LEGGI ANCHE ---> Serie A, nulla di fatto dopo l'Assemblea «La ripresa quando ci saranno le condizioni»

Proseguono le verifiche epidemiologiche per ricostruire la catena dei contagi. Si attendono gli esiti dei nuovi tamponi, ma tra le ipotesi maggiormente prese in esame, in base agli accertamenti effettuati finora, l’infezione non sarebbe partita dall’interno dell’ospedale, da un paziente, ma dall’esterno, forse da un operatore sanitario che ha avuto contatti con una delle zone focolaio della provincia.

Il precedente di Cassino. La Asl è pronta a fronteggiare questa nuova emergenza anche perché nei giorni scorsi ha dovuto affrontare una situazione analoga, forse anche più spinosa, al “Santa Scolastica” di Cassino dopo il contagio del primario di Pneumologia Bruno Macciocchi. Nell’ospedale della città martire sono in tutto 4 i medici e almeno 6 gli infermieri risultati positivi al coronavirus.

© RIPRODUZIONE RISERVATA