Difficile sintetizzare il patrimonio umano rappresentato da Giancarlo e racchiuso nella sua esistenza. Mancherà a tutta la città. Siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore». Di famiglia contadina, dopo avere frequentato una scuola professionale tecnica e l'apprendistato in un'officina meccanica, fondò alla fine degli anni 50 un'azienda per la costruzione e riparazione di macchine utensili per il legno, che arrivò ad impiegare 300 dipendenti ed esportare in oltre 40 Paesi. Ma continuò a coltivare la passione per le moto (da giovane aveva anche gareggiato), allestendo in azienda una piccola officina meccanica e cominciando a raccogliere pezzi storici. Nel 1968 trasformò la piccola officina in un vero e proprio reparto corse, dando il via alla costruzione delle Morbidelli da Gran Premio che riuscirono a conquistare 4 titoli iridati nel Motomondiale tra il 1969 e il 1981. Tra i suoi piloti anche Graziano Rossi, padre di Valentino. Negli anni 90, dopo avere ceduto l'azienda, creò una piccola serie di moto 850cc a otto cilindri a «V», forse la moto più esclusiva della produzione mondiale, da costruire artigianalmente in 12 esemplari all'anno.
Nel 1999 nella vecchia sede dell'azienda aveva aperto al pubblico un museo per esporre la sua collezione di circa 350 motociclette, costruite a partire dal primo decennio fino al termine del XX secolo. Nel 2001, il Guinness dei primati aveva incluso la Morbidelli 8V come la moto più costosa del mondo. A causa del design esotico della moto, è stato esposta al The Art of the Motorcycle ai Guggenheim Museum di New York, Bilbao e Las Vegas. Un esempio di questa moto può essere visto al Barber Vintage Motorsports Museum di Birmingham, Alabama, Usa. Un altro modello di Morbidelli V8 era esposto al Museo Morbidelli di Pesaro, in Italia.
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