Ospedale di Foligno all’avanguardia nella cura delle patologie della spalla: primo intervento Bone-Block in Umbria

Ospedale di Foligno all’avanguardia nella cura delle patologie della spalla: primo intervento Bone-Block in Umbria
di Giovanni Camirri
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Martedì 3 Dicembre 2019, 15:44

FOLIGNO - Ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno all’avanguardia nella chirurgia della spalla, primo intervento Bone-Block in Umbria. Il complesso ed innovativo intervento chirurgico è stato eseguito su di un paziente con numerose e frequenti lussazioni di spalla con tecnica artroscopia mini-invasiva chiamata “Bone-Block” che consiste nell’impiantare un blocco di osso di origine equina per colmare il riassorbimento osseo nella spalla causato dalle lussazioni recidivanti. Questo intervento, mai eseguito in Umbria finora, viene eseguito mediante piccole incisione per l’introduzione dell’artroscopio e degli strumenti dedicati; per questo è una metodica che rispetta i tessuti e permettere una più rapida guarigione. “L’alternativa a questo nuovo intervento - spiega il dottor Enrico Sebastiani, ortopedico membro del reparto di Ortopedia e Traumatologia diretto dal dottor Giacomo Picuti - era la tecnica di Bristow-Latarjet che però viene eseguita incidendo il tendine del sottoscapolare, uno dei tendini più importanti della spalla. Inoltre se dovesse verificarsi una nuova lussazione, a seguito di un trauma importante, la procedura chirurgica che ne conseguirebbe sarebbe complessa e senza garanzia di un recupero funzionale completo”. “Il Bone-Block invece - prosegue il chirurgo dell’ospedale di Foligno - non viola in nessun modo il sottoscapolare ed un eventuale fallimento traumatico, come ad esempio un trauma sportivo, sarebbe di più facile gestione. Ricordiamo che stiamo parlando di pazienti giovani, che spesso praticano sport ed attività ad alto rischio. Questa tecnica però non è utilizzabile in tutti i casi, ma il paziente va studiato e selezionato con attenzione”. L’intervento, eseguito dal dottor Enrico Sebastiani, in équipe con il dottor Michele Berloco, l’anestesista dottor Andrea Tarquini, e gli infermieri di sala Katiuscia Cruciani e Federico Storti, è perfettamente riuscito. Ora il paziente si sottoporrà a un protocollo riabilitativo specifico e potrà tornare a svolgere tutte le sue abitudini quotidiane nel giro di qualche settimana.
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