Questa sezione di opere artistiche conservate a Palazzo Chigi si componeva originariamente di 37 dipinti. Nella notte fra il 3 e il 4 marzo 1986 la raccolta fu decimata da un furto, avvenuto a Palazzo Chigi, in cui vennero sottratte 20 tele. C’è stato poi il brillante ritrovamento del ritratto di Marta Ghezzi Baldinotti che ha portato un nuovo elemento alla galleria. Nei dipinti vengono raffigurate le nobildonne delle casate aristocratiche romane, che per un vezzo artistico furono inserite in una galleria con l’appellativo di “belle”.
Il rinvenimento dell’opera si deve all’intraprendenza e professionalità del Nucleo carabinieri tutela Patrimonio culturale di Palermo. Il brigadiere capo Antonio Di Garbo, principale responsabile del rinvenimento, ha mostrato l’immagine dell’opera, per verificare se corrispondesse ad uno dei dipinti rubati, all’architetto Francesco Petrucci, Conservatore di Palazzo Chigi, che non credeva ai suoi occhi. L’opera è stata identificata non solo per la perfetta coincidenza stilistica e formale al dipinto rubato e agli altri della serie, come risulta dalla documentazione fotografica agli atti del Palazzo, ma anche per l’assoluta affinità della cornice, dipinta finto legno di radica con bordi dorati, come pure per la presenza della scritta identificativa della dama sul retro della tela, identica alle altre.
Successivamente sono iniziate le operazione per la riconsegna del dipinto trafugato al comune di Ariccia che ne è legittimo proprietario. Il dipinto è stato ritrovato presso un antiquario di Palermo ed è stato quindi sequestrato. «Ringraziamo i carabinieri - ha detto Roberto Di Felice, sindaco civico di Ariccia - che dopo più di 30 anni sono riusciti a riconsegnare alla nostra città un’importante opera d’arte. Il nostro patrimonio artistico si arricchisce e l’intera città festeggia questo ritrovamento».
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