Questa mattina, invece, De Sanctis ha parlato durante un incontro con gli studenti del Liceo Scientifico Cannizzaro, all'Eur, in occasione del progetto “Non fare autogol”, iniziativa promossa dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica e dalla Fondazione Aiom e che ha come obiettivo quello di sensibilizzare gli adolescenti italiani sui principali fattori di rischio oncologico: «Rispettate il vostro organismo per diventare campioni della vostra vita», ha detto il portiere. Poi passando a temi più calcistici, il numero uno abruzzese ha dimostrato ancora una volta di non pensare alla maglia azzurra: «Ora c'è da finire un campionato, mancano sei partite e vogliamo farle nel miglior modo possibile. Comunque già possiamo dire che sarà stata un’annata positiva. Per quanto riguarda il Mondiale, invece, un anno fa per motivi personali, calcistici ed extracalcistici, ho lasciato la Nazionale e l'ho lasciata in buonissime mani, sia in quelle di Buffon che sono super garantite da venti anni, sia in quelle di chi gli sta dietro e di chi il ct Prandelli deciderà di portare in Brasile».
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