Entrambi avevano confessato l'omicidio dopo essere stati fermati. In un interrogatorio davanti al pubblico ministero Enrico Pavone e al procuratore aggiunto Alberto Nobili, la donna ha indicato come movente la paura di dire alla mamma che il suo compagno aveva perso il lavoro, che scoprisse che le avevano sottratto dei gioielli dalla cassaforte e il fastidio di vedersi chiedere sempre soldi da giocare al bingo.
Albano ha inoltre fatto ritrovare agli investigatori i gioielli che lei e il compagno avevano sottratto alla vittima quando l'hanno uccisa, spiegando di averli nascosti in un vaso di fiori sul pianerottolo della loro abitazione. Nei loro confronti il pm ha poi chiesto e ottenuto dal gip Fabio Antezza il decreto di giudizio immediato che dispone immediatamente il processo saltando l'udienza preliminare sulla base dell'evidenza delle prove. Gli imputati hanno poi chiesto di accedere all'abbreviato, rito che in caso di condanna concede lo sconto di un terzo della pena. Il procedimento si terrà il 3 luglio davanti al giudice per l'udienza preliminare Alfonsa Ferraro.
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