Omicidio della vigilia di Natale, sì al processo con il rito abbreviato

Squadra mobile
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Lunedì 20 Giugno 2022, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 20:39

Omicidio della vigilia di Natale, Christofer Nelson sarà processato con il rito abbreviato. Accolta la richiesta dell’avvocato Rolando Iorio del foro di Avellino che assiste il 31enne richiedente asilo. Il processo si terrà il prossimo 20 luglio. Nelson è in carcere dal giorno di Natale scorso con l’accusa di omicidio volontario. La sera del 24 dicembre, dopo una furiosa lite domestica col suo coinquilino Enogieru Orobosa di 28 anni, ha preso un coltello da cucina e lo ha accoltellato all’addome. Una ferita mortale.

Il ventenne è morto dopo che i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Secondo quanto ricostruito la lite sarebbe iniziata proprio nell’appartamento. Una lite particolarmente violenta per futili motivi. La vittima avrebbe tentato di fuggire scendendo per le scale. Qui, probabilmente, sarebbe stato raggiunto dal connazionale e accoltellato. Sulla scena del delitto, in via Adolfo Marini, sono subito intervenuti gli agenti della Squadra Mobile e della Volante.

Allertati da un testimone che aveva visto il presunto assassino allontanarsi e la vittima gridare aiuto in strada. Arrivati sul posto gli agenti hanno trovato la vittima davanti al portone della palazzina ancora cosciente. Sarebbe stato proprio lui a dirgli che Nelson lo aveva ferito con un coltello da cucina. Grazie alla testimonianza del passante che aveva sentito la richiesta di aiuto gli agenti sono risaliti all’appartamento che vittima e carnefice condividevano in via Marini e hanno scoperto il terzo inquilino.

Anche lui di origine nigeriana. L’uomo avrebbe confermato che da tempo i due discutevano per vicende legate alla loro diversa etnia e che la sera dell’omicidio c’era stata un’accesa lite in casa.

Fondamentali per la ricostruzione dell’omicidio anche le telecamere di sorveglianza di un vicino supermercato. Immagini che hanno permesso di mettere insieme tutti i pezzi e chiudere il cerchio sul delitto. L’attività investigativa della Questura, coordinata dalla Procura di Viterbo, ha quindi consentito di rintracciare l’aggressore, che è stato prima portato negli uffici di viale Romiti e poi, il giorno di Natale, in stato di fermo nel reparto di Medicina protetta di Belcolle dove avrebbe anche tentato di impiccarsi. Pochi giorni dopo il fermo il gip ha convalidato l’arresto. Durante l’interrogatorio avrebbe detto che non voleva uccidere il suo coinquilino, ma voleva solo difendersi. «Era lui ad avere in mano il coltello. Io sono solo riuscito a disarmarlo e poi ho colpito per difendermi». Il processo in abbreviato si svolgerà il prossimo 20 luglio davanti al gup del Tribunale di Viterbo Giacomo Autizi.

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