Omicidio a Mammagialla, sì al processo con rito abbreviato per uno dei due agenti della penitenziaria accusati di omicidio colposo. Ieri mattina il gup del tribunale di Viterbo Savina Poli ha sciolta la riserva. I due indagati, assistiti da Marco Russo e Giuliano Migliorati, sono accusati di omicidio colposo per la morte di Giovanni Delfino, il sessantenne viterbese morto il 29 marzo 2019 per mano di Singh Khan con cui condivideva la cella nel carcere viterbese.
Khan è stato già condannato in via definitiva. Ma per quella morte la Procura di Viterbo chiede che la penitenziaria si assuma le proprie responsabilità. Sotto la lente della magistratura sono finiti il responsabile del padiglione D1 e il responsabile pro tempore del reparto isolamento del carcere viterbese. Secondo l’accusa non avrebbero preso in considerazione le disposizioni impartite dalla psichiatra e dalla psicologa che avevano chiaramente scritto che Khan non doveva essere messo in cella con altri detenuti e che dove essere tenuto in altissima sorveglianza.
Parte civile l’avvocato Carmelo Pirrone, che assiste tutta la famiglia di Giovanni Delfino e che fin dal primo momento si batte per portare gli agenti della penitenziaria a giudizio.
Il verdetto per entrambi, che sia sentenza o eventuale rinvio a giudizio, arriverà il 30 giugno giorno già fissato per la discussione delle parti.