Lo ha scoperto la moglie, piazzando delle microspie all’interno della casa familiare per controllare cosa facesse il coniuge nei momenti in cui restava da solo con le due figliolette, di appena 4 e 5 anni di et.
Il processo Un insospettabile ingegnere di appena 40 anni, residente nei dintorni di Mestre, è finito così in carcere con la pesante accusa di atti sessuali nei confronti di minorenni e, ieri mattina, si è aperto il processo davanti al giudice per l’udienza preliminare Marta Paccagnella. Il pm Massimo Michelozzi ha chiesto la condanna dell’uomo a due anni e otto mesi di reclusione. L’udienza è stata quindi rinviata al prossimo 14 luglio per eventuali repliche e per la sentenza.
«Strani giochi». La vicenda risale a due anni fa. La figlia più grande dell’imputato si era confidata con la madre, raccontando di alcuni strani giochi che era solito fare papà.
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