Renzi, comizi da nord a sud: «Ma domenica non si vota per il governo»

Renzi, comizi da nord a sud: «Ma domenica non si vota per il governo»
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Martedì 20 Maggio 2014, 21:54 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 16:23
​Matteo Renzi viaggia l’Italia da Nord a Sud oggi ha aperto la giornata a Milano e l'ha chiusa a Bari, passando per Bergamo, facendo interviste e visitando alcuni insediamenti industriali innovativi in provincia di Bari. La frase che segna la giornata è una precisazione, solo apparentemente banale: «Domenica non si vota per il governo».



La semplificazione «Sono convinto che se ci impegniamo, le tasse possiamo pagarle con un sms», ha detto il premier parlando della semplificazione del sistema fiscale che ha in mente il governo e suscitando col suo ottimismo qualche incredulità tra i sui avversari politici. Ma per Renzi non si tratta di una «sparata». L'Italia, dice, è «un Paese che incasina le cose semplici», ma le tasse bisogna pagarle «con maggiore semplicità».



L'sms «L'agenzia delle entrate in un paese normale è partner del cittadino, da noi è controparte, e non per colpa dell'Agenzia delle entrate, ma di un sistema che porta a essere più controllore e sanzionatore, salvo poi arrivare a un contenzioso fiscale complicato e difficile». Il premier è convinto che «via sms si potrà recuperare un milione di contenziosi fiscali». «Possiamo recuperare e mandare tramite sms la dichiarazione precompilata - ha spiegato - recuperando un milione di piccoli contenziosi fiscali così, invece di andare a vessare quello che sbaglia di cinquanta o cento euro la dichiarazione, si va a cercare i veri paradisi fiscali come funzionano».



Le reazioni Scettici molti commenti come quello del presidente Idv, Antonio Di Pietro, che ha invitato il premier a smetterla di «spararle grosse», o del senatore di FI, Andrea Mandelli, che lo esorta a fare «meno chiacchiere e slogan». A loro Renzi risponde che «siamo in grado di modificare in modo strutturale la Pubblica Amministrazione», perché, spiega, «nel mondo della digitalizzazione» ognuno di noi «deve avere un pin per accedere alla pubblica amministrazione e ai suoi servizi». Certo, dice ancora, «in questo momento di campagna elettorale sembra che le iniziative siano tutte spot. Tutto perde orizzonte e profondità, ma bisogna viverlo con serenità, finirà tra una settimana».



Con Decaro ed Emiliano Per Renzi, che a Bari ha parlato accompagnato sul palco dal candidato sindaco del centrosinistra, Antonio Decaro, dal sindaco uscente, Michele Emiliano e dalla capolista alle europee per il sud, Pina Picierno, l'imperativo è «semplificare l'Italia». E questo si declina riducendo «i passaggi obbligatori» nel fisco, nella giustizia, in tutte le branche della Pubblica Amministrazione. Tutto questo viene fatto non decidendo da soli, tranquillizza il premier, «mi fa morire dal ridere chi dice questo: stiamo facendo le più grandi campagne d'ascolto della storia del Paese». La semplificazione, aggiunge, serve alle imprese perchè istituendo un registro unico telematico non sarà più obbligatorio per le aziende pagare l'adesione alla Camera di commercio: «Una rivoluzione, con un miliardo di tassazione indiretta in meno». «L'Italia - dice ancora - ha una straordinaria occasione di speranza e ripartenza: c'è un allineamento astrale favorevole che passa per le elezioni europee, la possibilità di usare 180 milioni di fondi Ue». «Tentare di rilanciare un minimo di fiducia - ha concluso - non è ottimismo, ma il desiderio di dire che questo Paese ha un futuro e non solo un passato».
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