Sostiene Johan Cruyff, non uno qualsiasi, che la Germania è l’unica nazionale ad avere mantenuto un alto livello di gioco in tutto il Mondiale: «Adoro i loro movimenti, le loro linee di passaggio, il modo in cui utilizzano il portiere. Soprattutto mi piace Kroos, che fa sempre la cosa giusta nel modo giusto».
Lo schema
Sostiene Joah Cruyff, non uno qualsiasi, di sperare vivamente che il Brasile venga eliminato perché non è giusto che tenga «tanti buoni giocatori in panchina a favore di gente che sa solo stare dietro e calciare lungo». Sostiene Johan Cruyff, non uno qualsiasi, che è «una vergogna» che Paesi come Brasile e Argentina sfruttino così poco i loro talenti. Ma, dicendo e scrivendo queste cose, Cruyff in qualche modo mette pressione su van Gaal, lascia capire che l’Olanda con l’Argentina deve vincere. Perché ci sono condizioni diverse e migliori rispetto a quella finale maledetta nel 1978 a Buenos Aires. Di cosa sostenga Cruyff, a van Gaal importa poco meno di niente. Lui va avanti per la sua strada. E’ il tecnico che in questi Mondiali ha più lasciato il segno. Anche contro il suo passato. Come con la difesa a tre. E non andategli a dire che quel tipo di difesa, con i due centrali laterali larghi e pronti all’uno contro uno, ricorda proprio quella del Barcellona di Cruyff. A seconda degli avversari, finora l’Olanda ha sempre cambiato sistema di gioco e posizione degli interpreti. Vedremo se lo farà anche domani con l’Argentina. Per ora l’unica cosa certa è che al rientro a Rio dovrà cambiare albergo. Il suo, sulla spiaggia di Ipanema, per gli ultimi giorni è stato sequestrato dalla Fifa. Gli olandesi si sono molto irritati. Ma la Fifa ha precisato che lo sapevano dall’inizio. Forse non si aspettavano di andare tanto avanti.
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