dell'intromissione della politica nella vita dei privati cittadini, ma anche del ritorno dei partiti tradizionali, Giannini si mise a capo di un movimento chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque, il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque (che ebbe una tiratura media di 800.000 copie). Poco dopo nacque anche il partito. Il movimento, che avrebbe generato una nuova pseudo-ideologia politica, chiamata appunto "qualunquismo", ottenne il 5,3% dei voti alle elezioni politiche del 1946, potendo così contare su 30 deputati all'Assemblea costituente, tra cui lo stesso Giannini.
16 maggio 1945 Nasce il "Fronte dell'Uomo Qualunque"
di Enrico Gregori
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Sabato 3 Maggio 2014, 21:59 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 00:06
A Roma, la commissione di epurazione giornalistica commina a Guglielmo Giannini la "sospensione di un mese, col significato di censura solenne". Stanco della dittatura fascista e
dell'intromissione della politica nella vita dei privati cittadini, ma anche del ritorno dei partiti tradizionali, Giannini si mise a capo di un movimento chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque, il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque (che ebbe una tiratura media di 800.000 copie). Poco dopo nacque anche il partito. Il movimento, che avrebbe generato una nuova pseudo-ideologia politica, chiamata appunto "qualunquismo", ottenne il 5,3% dei voti alle elezioni politiche del 1946, potendo così contare su 30 deputati all'Assemblea costituente, tra cui lo stesso Giannini.
dell'intromissione della politica nella vita dei privati cittadini, ma anche del ritorno dei partiti tradizionali, Giannini si mise a capo di un movimento chiamato Fronte dell'Uomo Qualunque, il cui motto era "non ci rompete più le scatole": nel 1944 nacque il settimanale dell'Uomo Qualunque (che ebbe una tiratura media di 800.000 copie). Poco dopo nacque anche il partito. Il movimento, che avrebbe generato una nuova pseudo-ideologia politica, chiamata appunto "qualunquismo", ottenne il 5,3% dei voti alle elezioni politiche del 1946, potendo così contare su 30 deputati all'Assemblea costituente, tra cui lo stesso Giannini.