Truffe Frosinone, De Santis esce dal carcere e ottiene i domiciliari. Mercoledì l'udienza per la revoca degli arresti

La decisione del gip Ida Logoluso

L'immobiliarista Angelo De Santis e Marino Bartoli
di Pierfederico Pernarella
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 18:44 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:11

Angelo De Santis va agli arresti domiciliari. Il gip Ida Logoluso ha accolto l'istanza dell'avvocato dell'immobiliarista di Frosinone arrestato nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta condotta da Squadra Mobile e Guardia di finanza che ha portato alla contestazione di un'associazione a delinquere finalizzata ad una serie di presunti illeciti in campo finanziario. A capo del sodalizio, secondo le accuse, proprio De Santis.

L'immobiliarista di Frosinone era finito in carcere insieme a Marino Bartoli, ritenuto suo sodale.

Entrambi sono difesi dall'avvocato Angelo Testa. Nell'interrogatorio di garanzia De Santis aveva risposto alle domande del magistrato, respingendo ogni accusa e sostenendo che gli acquisti fatti alle aste immobiliari sono tutti regolari e che i prestiti ottenuti dalla Bpf sono garantiti dagli affitti che gravano sugli immobili. Prestiti, ha detto l'imprenditore al magistrato, che sono tutti in fase di restituzione. Bartoli resta in carcere, mentre è stata alleviata la misura per De Santis.

Il loro legale ha chiesto la revoca di ogni misura. Il ricorso al Riesame verrà discusso mercoledì prossimo. Nella stessa giornata verrà esaminata anche l'istanza del notaio Roberto Labate, difeso dagli avvocati Sandro Salera e Paolo Marandola, anche lui ai domiciliari. Sono invece in attesa della fissazione dell'udienza, sempre al Riesame, l'amministratore delegato della Banca Popolare del Frusinate, Rinaldo Scaccia, difeso dall'avvocato Pierpaolo Dell'Anno, e il funzionario della Bpf, Lino Lunghi, difeso dall'avvocato Massimiliano Contucci. È probabile che anche le posizioni di Scaccia e Lunghi siano discusse sempre nella giornata di mercoledì.

Non hanno presentato ricorso al Riesame l'imprenditore di Veroli Paolo Baldassarra e l'avvocato Gennaro Cicatiello, difesi dall'avvocato Giorgio Igliozzi. Entrambi si trovano agli arresti domiciliari. Sono invece già state alleviate le misure per il notaio Federico Labate e l'ex funzionario della Bpf, Luca Lazzari. Entrambi erano finiti agli arresti domiciliari, ma il gip Ida Logoluso, dopo gli interrogatori di garanzia, li ha revocati disponendo il divieto d'ingresso nella provincia di Frosinone.

LE ACCUSE

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Adolfo Coletta, è partita nel dicembre del 2020 ed è durata tre anni attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, pedinamenti, analisi della documentazione contabile. Gli inquirenti ipotizzano tre diverse associazioni per delinquere: una specializzata nell'alterare il mercato delle aste giudiziarie immobiliari grazie ai fidi concessi in maniera facile dalla Banca Popolare del Frusinate; una nella creazione di fatture di comodo con cui generare falsi crediti fiscali; una nei bonus edilizi di comodo.

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