Trasporto urbano a Frosinone, parte oggi la rivoluzione: ecco tutte le novità

I bus del servizio urbano
di Aldo Simoni
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Venerdì 1 Maggio 2020, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 14:48
Parte oggi la rivoluzione del trasporto pubblico urbano a Frosinone. Inizia nel periodo più complicato che si potesse immaginare, con l’obbligo del rispetto delle distanze tra viaggiatori. Ma l’ultima difficoltà è stata quella (superata) con il personale.

La trattativa è stata condotta in prima persona da Guglielmo Cialone che, dall’alto della sua esperienza di imprenditore ottantenne, ha messo d’accordo le decine di sigle sindacali (su 41 autisti, tutti assorbiti dalla precedente gestione) presenti all’incontro. Il motivo del contendere era legato alla distanza del deposito di Cialone (vicino al casello A1 di Ferentino) fino al capoluogo, da dove parte il servizio.

I sindacati volevano che quella distanza venisse calcolata come “straordinario”, ma Cialone ha subito precisato che, per tutti gli autisti, ha predisposto un parcheggio riservato. Per cui dovranno arrivare al  deposito, lasciare l’auto in completa sicurezza, prendere il bus e, attraverso l’autostrada, raggiungere Frosinone (ogni mezzo è dotato di tele-pass) per svolgere il servizio. 

«Tra l’altro - ha spiegato Guglielmo Cialone - è evidente che gli automezzi debbano tornare nel nostro deposito dove saranno puliti, lavati, igienizzati e, se occorre, controllati dall’officina». Alla fine il buon senso (tra entrambe le parti) ha prevalso e, dunque, da oggi si parte.

La Cialone Tour, nonostante le oggettive difficoltà dovute all’emergenza sanitaria, ha predisposto ogni misura di sicurezza. Oltre agli 8  autobus in circolazione (sui 21 messi a disposizione) la società ha aggiunto un mezzo e un autista di scorta presso il capolinea. Per cui, se ci dovessero essere affollamenti o il numero di passeggeri dovesse superare il consentito, ecco che immediatamente partirà il bus “supplementare” per sdoppiare i viaggiatori e garantire sempre le distanze minime tra gli utenti. 

Per la cronaca va precisato che sui 40 sedili di ogni mezzo, ne potranno essere occupati solo 15 per le distanze minime da rispettare.

«Un’attenzione particolare è stata poi posta all’Ambiente - spiega Massimiliano Cialone - visto che in strada, da oggi, ci saranno tutti bus ecologici, di ultima generazione. Ogni mezzo sarà inoltre dotato di pedana per disabili con indicatore del percorso a led. I biglietti potranno essere acquistati presso le precedenti rivendite, oltre che a bordo. A breve sarà operativa anche la biglietteria elettronica, cui si potrà accadere tramite app da smartphone o dal sito internet aziendale».

Di seguito i percorsi e gli orari:


Ma tante soni le novità previste, a cominciare dall’implementazione della tecnologia con pensiline nuove e pannelli luminosi in grado di avvisare l’utente sui tempi di arrivo del bus. Si punterà anche sulla sicurezza dei passeggeri con l’installazione in ciascuna corsa di defibrillatori in grado di salvare la vita ai passeggeri colpiti da eventuali infarti. Saranno implementate ed estese alcune corse e si punterà molto anche su un maggiore interscambio con i bus del servizio Cotral. 
 L’appalto, che prevede la durata di 5 anni, include anche il servizio dell’ascensore inclinato e del bike sharing. Ma al momento (in accordo con il Comune) nessuno di questi due servizi sarà attivato, perchè mancano i collaudi.

 
L'affitto del bici - E qui si apre la sfida più grande, far decollare  l’affitto delle bici in città. Un servizio nato all’epoca della giunta Marini ma mai decollato  nonostante centinaia di migliaia di euro spesi tra stazioni realizzate e acquisto di bici che si sono arrugginite senza essere quasi mai utilizzate. 
Ora che l’amministrazione Ottaviani sta puntando forte sul sistema delle piste ciclabili, se si riuscirà nell’intento di convincere i frusinati ad una mobilità più sana ed ecologica, il bike sharing potrebbe davvero avere una nuova vita. 


L'ascensore inclincato - Altro capitolo delicato è quello dell’ascensore inclinato che oggi, oltre ad essere in manutenzione (ossia fermo) mostra dei limiti di capienza visto che, per le attuali norme sanitarie, non potrà ospitare più di 4 utenti per volta. Ma per l’ascensore (per il quale si contano più i giorni in cui è stato fermo per guasto, che quelli in cui è stato operativo) si prospetta un futuro diverso.

Cialone, infatti, sta valutando la possibilità di trasformarlo in una struttura più leggera (tipo scala mobile, come a Perugia) raddoppiando le corse. Solo così si metterà fine all’agonia di una struttura che non è stata mai in grado di garantire un servizio con continuità. 
 
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