Sul caso indaga la Squadra Mobile, che ha eseguito i rilievi per cercare di raccogliere elementi utili e ricomporre tutte le fasi dell’assalto. In azione è entrata una banda di professionisti: sette persone vestite uguali, tute scure e volto incappucciato. Erano munite di arnesi da scasso. Hanno agito intorno alle 2.50. Il tempo di introdursi all’interno, fare razzia di preziosi esposti nelle vetrinette o nelle teche e fuggire per dileguarsi nella zona verde alle spalle dell’immobile. Nel frattempo era già scattato l’allarme dell’attività commerciale e qualche residente che si era affacciato al balcone aveva già chiamato carabinieri e polizia.
Sul posto sono giunti gli agenti delle Volanti e anche i vigilantes di un istituto privato. Dei malviventi, però, nessuna traccia. La polizia scientifica ha effettuato un sopralluogo a caccia di indizi d’interesse investigativo, come eventuali impronte digitali. Ha anche acquisito e visionato le immagini del circuito di sicurezza, interno ed esterno, che ha ripreso il colpo.
IL PALO SEDUTO IN PIAZZA
Increduli i condomini di piazza Cervini. «Siamo stati svegliati da un baccano insolito - ha spiegato un inquilino -. Mi sono affacciato e ho visto un uomo con il passamontagna seduto in piazza. All’improvviso ha iniziato a correre ed è sparito. A quel punto ho capito che stava succedendo qualcosa». Erano circa le 2.54 e quell’uomo stava facendo da palo per segnalare ai complici l’eventuale passaggio delle forze dell’ordine o altri imprevisti che avrebbero potuto far saltare o rallentare l’incursione furtiva.
LA FUGA
La banda di malviventi si è allontanata a piedi. Secondo quanto emerso è svanita nel nulla dopo aver scavalcato la ringhiera del piazzale retrostante la palazzina. Un salto di qualche metro. Da lì poi i sette avrebbero raggiunto un altro luogo dove, non si esclude, ad attenderli c’era un mezzo con cui hanno proseguito la fuga, facendo perdere le tracce.
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