Grave atto di bullismo e omofobia in una scuola di Sora. È quello denunciato dalla Rete degli studenti medi che sarebbe accaduto negli ultimi giorni in un istituto della città. Uno studente - Francesco, nome di fantasia - è stato bersaglio di uno scherzo, se così si può definire, di pessimo gusto e certamente dalle gravi conseguenze. Il ragazzo si era fatto un selfie con un cartello fra le mani in cui campeggiava una scritta in cui denunciava i problemi del sistema scolastico: «La scuola in presenza non è solo un voto». Quello che è accaduto successivamente non poteva certo essere previsto: la foto, infatti, è stata scaricata e modificata con una scritta irriguardosa: «Sono frocio» ed inviata in varie chat allo scopo di deridere il giovane. Quello scatto ha iniziato a circolare tra vari gruppi di classe e di istituto, facendo poi il giro anche di altre scuole superiori della città e del territorio.
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La diffusione sulle chat
In poche ore, tutti hanno visto quel selfie ed il viso del ragazzo, minorenne, che teneva in mano un cartello ben diverso da quello che lui aveva realizzato per segnalare un problema che aveva a cuore.
«Esprimiamo la piena solidarietà al ragazzo coinvolto in questo spiacevole episodio - spiegano dalla Rete degli studenti medi di Sora - . Di fronte a comportamenti del genere non possiamo rimanere in silenzio perché essi sono la prova che certi tipi di discriminazione sono ancora presenti nella nostra società. Non siamo disposti a tollerare più queste micro aggressioni perché alimentano una cultura basata sull'odio e su valori che non ci appartengono».