«Sono stata violentata in piscina», identificato il presunto autore

«Sono stata violentata in piscina», identificato il presunto autore
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Venerdì 16 Agosto 2019, 23:42
Ha un nome il presunto autore della violenza sessuale che sarebbe stata commessa in una piscina di Colfelice ai danni di una sedicenne dell'Est Europa e ospite di una struttura di accoglienza della provincia di Frosinone.
L'identikit e gli altri dettagli forniti dalla ragazza, insieme ad altri elementi acquisiti dagli investigatori, hanno consentito agli agenti del commissariato di Sora, agli ordini del dottor Paolo Gennaccaro, di individuare il giovane che avrebbe abusato della sedicenne.
Gli accertamenti procedono nel massimo riserbo, sia per tutelare la ragazza, ancora minorenne, ma anche perché la polizia sta cercando di ricostruire con tutti i riscontri del caso quello che è accaduto, vista la garvità delle accuse.
Una fase investigativa in cui, oltre al racconto dei due giovani interessati, assumono grande importanza anche le testimonianze delle altre persone presenti lunedì pomeriggio in piscina. Trattandosi di un luogo pubblico, certamente molto frequentato, è probabile che qualcuno possa aver visto qualcosa di utile alla ricostruzione dei fatti. Non è chiaro se tra i due ci sia stato un normale approccio amichevole, poi sfociato in violenza, o se l'abuso sia avvenuto con la forza. Nemmeno è trapelato dove di preciso, all'interno dell'impianto, sarebbe stata consumata la violenza.
Il fatto che la ragazza sia ancora minorenne rende il quadro molto più delicato.

LA DENUNCIA IN OSPEDALE
La presunta violenza sessuale è venuta fuori dopo che la ragazza, accompagnata dagli operatori del centro di accoglienza in cui è ospite, è stata portata all'ospedale Santissima Trinità di Sora in preda a uno stato di choc.
La giovane ha riferito al personale sanitario di essere stata vittima di una violenza nelle ore precedenti. La sedicenne, molto turbata e spaventata, è stata sottoposta alle cure ed assistita per il terribile trauma subito. Dopo il ricovero in reparto, i medici hanno richiesto immediatamente l'intervento della polizia di Stato ed una pattuglia è arrivata nel nosocomio.
La sedicenne è stata ascoltata con il dovuto supporto psicologico. La polizia inoltre, su disposizione del pubblico ministero di turno, ha sequestrato gli indumenti che la giovane indossava in piscina per analizzare eventuali tracce biologiche lasciate dal presunto violentatore.
Ieri intanto la ragazza è stata dimessa dall'ospedale ed ha potuto fare rientro nella struttura di accoglienza.
 
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