Frosinone, le telecamere non fermano i ladri. L'assessore Sardellitti: «Servizio utile, ne installeremo altre 100»

In città sono già presenti 700 dispositivi

L'assessore Alessandra Sardellitti
di Gianpaolo Russo
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Giovedì 14 Dicembre 2023, 09:07

«Continueremo anche nel 2024 ad investire in sicurezza con gli impianti di videosorveglianza». È questa la risposta dell'amministrazione comunale di Frosinone alla raffica di furti accaduti negli ultimi giorni a Frosinone ai danni sia di attività commerciali, ma anche strutture pubbliche, come la scuola Giovanni XXIII. In Corso della Repubblica colpito un negozio di gastronomia, in via Aldo Moro preso di mira invece uno di telefonia. In entrambi casi i furti sono avvenuti di notte e le telecamere pare abbiano immortalato i responsabili.

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Frosinone attualmente conta oltre 700 telecamere che coprono quasi l'intero territorio.

Questo però non sembra comunque scoraggiare i malviventi. Anche perché il dubbio che serpeggia è sempre che le telecamere non funzionano quando servono. «I dispositivi funzionano eccome», assicura l'assessore all'Innovazione, Alessandra Sardellitti. «Certo - prosegue - su 700 impianti qualcuno che necessita di revisione c'è ma la manutenzione è costante. Noi siamo a completa disposizione delle forze dell'ordine che, quando ce lo chiedono, trasmettiamo loro le immagini che possono essere d'aiuto alle indagini per risalire ai responsabili di chi ha commesso i reati. Quest'anno abbiamo completato anche il monitoraggio di tutte le strade di accesso e di uscita dalla città. Un valido supporto per le indagini delle forze di polizia».

E gli investimenti sulla sicurezza urbana proseguiranno anche nel prossimo anno. «Nel 2024 - fa sapere l'assessore Sardellitti - verranno installate ulteriori 100 telecamere che abbiamo acquistato di recente per coprire porzioni del territorio oggi ancora scoperte. In molti casi sono proprio gli stessi cittadini di strade o quartieri a richiedere la presenza degli impianti di videosorveglianza perché in questo modo ci si sente più tutelati».

LA SPERIMENTAZIONE

In via di risoluzione anche la problematica legata alle telecamere collegate agli impianti di illuminazione che, quindi, si attivano e funzionano solo di notte. Il Ced (centro elaborazioni dati del Comune) da un mese sta sperimentando alcuni apparecchi a batteria che consentono la messa in funzione delle telecamere in maniera autonoma rispetto all'accensione della pubblica illuminazione. Se, come sembra, i risultati siano soddisfacenti, queste apparecchiature verranno collocate su tutti quegli impianti di videosorveglianza che di giorno non sono attivi. In totale sono poco più di una decina queste telecamere che necessitano di questo tipo di innesco a batteria per funzionare l'intera giornata. La lotta alla criminalità, ovviamente, non passa solo attraverso i sistemi di videosorveglianza. Servono più pattuglie per più controlli su strada delle forze dell'ordine.
 

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